case popolari
Il presidio permanente di Castelnuovo Scrivia ha organizzato una manifestazione per questa mattina
08 Gennaio 2021 ore 12:17
di Redazione
Una foto d'archivio degli iscritti al presidio
TORTONA - Era stata annunciata da tempo ed è andata in scena oggi: la protesta da parte dei manifestanti del presidio permanente di Castelnuovo Scrivia ha coinvolto anche il municipio di Tortona. Nel mirino il tema degli sfratti in bassa Valle Scrivia e la situazione disastrosa di alcune case di edilizia popolare assegnate ma rivelatesi malsane e non abitabili.
Nato per difendere i diritti dei braccianti sfruttati nel settore dell'agricoltura a Castelnuovo Scrivia, il presidio è passato dalla lotta contro sfruttamento e caporalato nei campi della bassa Valle Scrivia al blocco di diversi sfratti, di famiglie di qualsiasi provenienza, incluse quelle italiane. "Perché è un problema che riguarda una questione di reddito - dicono i manifestanti - non di provenienza geografica. Abbiamo partecipato a diverse mobilitazioni di lavoratori, tra cui molti anche facenti parte del nostro presidio, nel tortonese e non solo, attraversando manifestazioni, scioperi e picchetti al fianco di diverse sigle sindacali. Perché a noi interessa sempre la causa. A volte siamo riusciti ad esser più presenti, a volte meno, ma sappiamo bene, sempre, da quale parte stare: quella dei lavoratori, quella degli sfrattati, di chi sta sotto ricatto ogni giorno. Dopo otto anni dalla nostra nascita siamo ancora qui, nonostante denunce, processi, minacce e ritorsioni."
Nonostante le proteste fossero dirette a un livello più alto e non direttamente verso il comune di Tortona, una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal vicesindaco Fabio Morreale che ha ascoltato le loro ragioni. Se infatti il problema degli sfratti è stato temporaneamente risolto dal decreto 'Milleproroghe' che ha spostato in avanti la data originaria del 31 dicembre scorso come termine ultimo, i manifestanti chiedono alla istituzioni di trovare una soluzione definitiva per tutte le famiglie a rischio sfratto, molte delle quali con diversi minori e residenti in case fatiscenti e malsane.
Una seconda manifestazione è in programma per venerdì prossimo, 15 gennaio, davanti alla Prefettura di Alessandria.
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