Cultura & Spettacoli, Società
L'appuntamento
Questa sera nella Sala Giovani del Teatro Civico di Tortona va in scena uno spettacolo dedicato ai detenuti
4 Dicembre 2025
ore
10:29
TORTONA - Una serata di teatro civile per accendere i riflettori sul dramma dei suicidi in carcere è in programma a Tortona questa sera, giovedì 4 dicembre, nella Sala Giovani del Teatro Civico alle ore 19. In quella occasione andrà in scena lo spettacolo “Sbarre di solitudine – Vite spezzate in una prigione d’ombre”, scritto e diretto da Gaetano Pacchi e dedicato alla realtà spesso invisibile delle persone detenute. Il buio della reclusione e la fatica di vivere dietro le sbarre L’iniziativa è promossa dalla compagnia teatrale Attori & Convenuti e dalla Camera Penale di Alessandria, con il patrocinio della Città di Tortona, a sostegno della campagna nazionale “Non c’è più tempo – Fermare i suicidi in carcere”, che denuncia l’allarmante crescita dei casi di autolesionismo e di morte nelle strutture penitenziarie italiane. Il lavoro porta in scena il buio della reclusione e la fatica psicologica di chi vive dietro le sbarre, trasformando numeri e statistiche in volti, storie e voci riconoscibili. “Sbarre di solitudine” è un testo che unisce dimensione artistica e impegno civile, nato per creare consapevolezza e stimolare un confronto pubblico sul senso della pena e sulle condizioni reali delle carceri. A rendere ancora più intensa la messa in scena contribuiscono le musiche originali composte ed eseguite da Michele Salotti, pensate per accompagnare il racconto teatrale con un commento sonoro essenziale e coinvolgente. Gli interpreti di 'Sbarre di Solitudine' Sul palco, diretti da Gaetano Pacchi, saranno protagonisti Patrizia De Luca, Giovanni Guttadauro e lo stesso Pacchi, interpreti di un percorso drammaturgico che dà voce tanto ai detenuti quanto a chi, ogni giorno, lavora all’interno delle strutture penitenziarie. Lo spettacolo si inserisce in un più ampio calendario di appuntamenti che la Camera Penale e le realtà del territorio stanno dedicando al tema dei diritti, della dignità e del reinserimento sociale delle persone private della libertà. L’ingresso alla serata è libero fino a esaurimento posti, con l’invito rivolto non solo agli addetti ai lavori ma a tutta la cittadinanza, proprio per rompere quel “silenzio assordante” che spesso circonda il mondo del carcere e le sue tragedie.