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Medico tortonese, maxi evasore fiscale
Una verifica fiscale condotta dalle Fiamme Gialle di Tortona ha portato a scoprire una maxi evasione da parte di un professionista che, in quattro anni, non ha denunciato redditi per circa 450 mila euro
Una verifica fiscale condotta dalle Fiamme Gialle di Tortona ha portato a scoprire una maxi evasione da parte di un professionista che, in quattro anni, non ha denunciato redditi per circa 450 mila euro
Un medico del tortonese ha in quattro anni nascosto al Fisco compensi derivanti dalla propria attività per circa 450.000 euro. Molte delle visite mediche effettuate al prezzo medio di 170 euro sono state eseguite completamente “in nero”, omettendo cioè il rilascio della ricevuta fiscale. Questo è l’esito di una verifica fiscale condotta dal gruppo della Guardia di Finanza di Tortona anche attraverso l’esecuzione di accurate indagini finanziarie sui conti correnti bancari del professionista e dei suoi familiari, risultati – come nel caso dell’anziana madre – esecutori di operazioni riconducili al professionista. Molte delle somme percepite dal medico, infatti, venivano versate con regolarità e continuità, per lo più in contanti, sul conto della madre, pensionata.
L’elevato tenore di vita del professionista che utilizza auto di lusso, di cui una intestata a un familiare ultraottantenne, e possiede un’abitazione di pregio, non è passato inosservato ai militari delle Fiamme Gialle che, quotidianamente, vigilano il territorio tortonese. Da qui, l’avvio del controllo fiscale, iniziato con l’accesso simultaneo dei finanzieri presso gli studi utilizzati, anche fuori Provincia, dal professionista per l’esercizio della sua attività e proseguito poi con l’esecuzione di mirate indagini bancarie che hanno consentito di ricostruire l’effettiva posizione fiscale del contribuente verificato.
Dall’esame delle movimentazione dei conti correnti bancari sono, infatti, emerse una serie di versamenti in merito ai quali il medico non è stato in grado di dimostrarne l’irrilevanza ai fini fiscali o di averne tenuto conto in sede di determinazione del reddito. Il relativo ammontare pari complessivamente a circa 450.000 euro è stato quindi segnalato all’Agenzia delle Entrate per il recupero a tassazione. Allo stesso fine, è stata evidenziata anche l’indebita deduzione dal reddito operata dal professionista, relativamente ad alcuni beni strettamente personali (come ad esempio dei televisori Lcd e Led), non inerenti la propria attività.