Derthona basket stira Domodossola

Orsi Derthona: Taverna 6, Pavone 5, Mozzi, DellaRovere, Ganguzza 19, Gatti 3, Quaroni 9, Anselmi 16, Gioria 14, Serafin 12. Coach Arioli.
BPN Domodossola: Foti 13, Cerutti 19, Bianchi 4, Maestrone 2, Granciotti 2, De Tomasi 4, Frank, Rainelli, Petricca 11, Tonin 2. Coach Romani

A Tortona il Palazzetto è “off limit” per qualsiasi formazione. Arioli guida ancora i suoi sulla cresta dell’onda e per 84-57 si conquista il match col Domodossola dell’ex bianconero Cerutti, uno dei migliori della formazione ospite, raramente al comando del gioco se non in sporadiche occasioni. La 19’ vittoria si apre con un parziale di 12-0 entro i primi 4 minuti, un monologo di Ganguzza a segno con ben 10 punti, prima di intravedere la prima reazione del Domodossola, brava a sfruttare qualche ingenuità difensiva e un paio di tiri dalla lunetta per accorciare le distanze, comunque al sicuro sul 19-10. La seconda frazione è double face, il Derthona reagisce bene per poi perdere progressivamente colpi in difesa: qualche ingenuità di troppo carica gli ospiti desiderosi di prendere in mano il gioco; peccato però che debbano fare i conti con una media tiro poco brillante proprio mentre l’Orsi, in recupero sui tiri sbagliati, segnino alcune triple decisive. Alla pausa lunga 39-26, ma Arioli come sempre ha nello spogliatoio l’arma vincente e la tira fuori nonostante il 5-0 del Domodosoola in apertura. Si sfruttano i falli per interrompere il gioco, ma al Derthona basta far girare palla e sotto canestro scatena Anselmi e compagni, bravi a inserirsi e portare il vantaggio a +20 (63-43) alla mezz’ora, complici diversi tiri liberi concessi da un Domodossola in affanno a contenere i continui tagli attraverso le linee difensive. Nel finale c’è spazio per Cerutti l’unico a mantenere alti i ritmi, rispondendo alle bordate tortonesi capaci di mettere a segno 7 punti in meno di un minuto. Lunghi tratti caratterizzati da palle perse e recuperate da ambo le parti, non sminuiscono il valore tecnico espresso, sempre ad alti ritmi e con forti scatti in velocità alla ricerca del contropiede vincente. A 120” dalla fine, il +32 fa rilassare il Derthona, tanto da concedere ancora qualcosa a Cerutti e Foti che accorciano di poco il passivo.