Accusa di turbativa d’asta per la tangenziale di Tortona
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Accusa di turbativa d’asta per la tangenziale di Tortona

Quattro avvisi di garanzia sono stati recapitati dalla Procura di Torino in merito all'appalto per la nuova tangenziale che dovrà sorgere a Tortona. Slittano ancora i tempi per un'opera molto attesa

Quattro avvisi di garanzia sono stati recapitati dalla Procura di Torino in merito all'appalto per la nuova tangenziale che dovrà sorgere a Tortona. Slittano ancora i tempi per un'opera molto attesa

Giusto due giorni fa molti automobilisti hanno invocato l’avvio del cantiere per la nuova tangenziale di Tortona: i gravi disagi provocati dal guasto alla cabina Enel sul ponte dello Scrivia hanno causato pesanti rallentamenti del traffico e riportato di attualità la necessità di una via alternativa per raggiungere Alessandria e le autostrade. Ma da ieri la sensazione è che tale opera pubblica, di competenza regionale, tarderà ulteriormente ad arrivare. La procura di Torino ha infatti indagato quattro persone accusate di turbativa d’asta nell’ambito dell’appalto della circonvallazione di Tortona; gli avvisi di garanzia sono stati destinati a Massimo Fantini, responsabile della ditta appaltatrice Cogefa Spa, a Mauro Fegatelli, direttore tecnico della società partecipata regionale Scr, la società che si occupa degli appalti regionali, e a Domenico Petruzzelli, dirigente Anas, e un quarto soggetto ancora non noto. I primi due sono indagati per turbativa d’asta. E ora sarà da verificare se e quando l’opera, la cui cantierizzazione era prevista in primavera, potrà prendere il via.
L’opera è molto travagliata ed è in procinto di realizzazione da oltre dieci anni. Prima l’iter complesso per tracciarne il percorso, che dovrà unire la zona Capitania sulla strada per Voghera con il casello autostradale, con varie soluzioni via via scartate e adottate, poi l’approvazione definitiva con il fallimento dell’azienda prima appaltatrice e il conseguente rifacimento daccapo della procedura, poi la nuova aggiudicazione rallentata per i fondi regionali che era complicato sbloccare, poi l’aggiudicazione definitiva alla Cogefa, con tanto di contro anticipato da una battuta del sindaco Massimo Berutti che aveva annunciato senza fondamento l’affido dell’appalto da parte della Regione alla suddetta azienda, senza che la gara si fosse conclusa. In quell’occasione il sindaco fu fuorviato da voci che, inconsapevolmente, davano per scontato un esito. Ora si comprende quali potessero essere i motivi.

 

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