Il comune revoca al  Derthona l’uso dello stadio
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Il comune revoca al Derthona l’uso dello stadio

Continua il braccio di ferro tra comune e società. Villalvernia e polisportiva pronti a subentrare, Galvani auspica il fallimento del Derthona fbc 1908, non potendo trovare investitori interessati ad affiancare l'attuale dirigenza. In politica, l'opposizione prende atto e non replica. Tonetto vuole continuare e cerca partner. Tutti gli ultimi sviluppi in un nostro approfondito dossier

Continua il braccio di ferro tra comune e società. Villalvernia e polisportiva pronti a subentrare, Galvani auspica il fallimento del Derthona fbc 1908, non potendo trovare investitori interessati ad affiancare l'attuale dirigenza. In politica, l'opposizione prende atto e non replica. Tonetto vuole continuare e cerca partner. Tutti gli ultimi sviluppi in un nostro approfondito dossier

La politica chiude le porte del “Fausto Coppi” al Derthona gestito da Flavio Tonetto. Dopo la comunicazione di impossibilità di fornire contributi da parte del comune, né di aiuto, da parte della politica locale, verso Flavio Tonetto a trovare nuovi partner per la gestione del Derthona, l’assessore allo sport Mario Galvani ha manifestato l’intenzione del comune di non concedere più alla società centenaria l’uso dei campi pubblici, ovvero lo stadio “Coppi” e il campo in sintetico “Cosola”. Il patron Tonetto aveva chiesto un supporto per alleviare i costi della gestione, in particolare con riferimento alla situazione debitoria ereditata dalle passate gestioni del Derthona e che il suo intervento ha in parte contribuito a ripianare, oltre a non fare accumulare ulteriori debiti al bilancio. Ma oltre alla scontata risposta negativa, il muro contro muro tra Derthona e politica continua e si traduce anche in fatti concreti che renderanno difficile l’attività sportiva per il Derthona fbc 1908, a favore di altre società operanti in città. Il comune ha infatti indicato come priorità la manutenzione dei campi e il settore giovanile e quindi è partita una raccomandata indirizzata a Derthona, Villalvernia e polisportiva Dertona (queste ultime due come potenziali gestori dello stadio e organizzatrici di attività sportiva per i giovani) e, in cui “si comunica l’espressa e irrevocabile intenzione dell’amministrazione comunale di non rinnovare per il 2012/2013 la concessione in uso del “Coppi”e l’utilizzo orario del campo “Cosola”al Derthona fbc 1908, la quale società viene invitata a comunicare una data entro il 30 giugno per fare effettuare ai tecnici comunali una ricognizione dell’impianto e la consegna delle chiavi e delle attrezzature”. Il Derthona non è risultato inadempiente nei suoi impegni verso la gestione dello stadio e nell’utilizzo dei campi, ma le motivazioni con cui il comune intende camibare partner sono così espresse: “Abbiamo concordato un termine di 15 giorni per comunicare l’intenzione di prorogare il contratto in essere, termine poi riscontrato con una proposta non accoglibile in riferimento al campo “Cosola”; abbiamo sollecitato al 31 maggio il Derthona a comunicare la rinuncia al “Coppi”, non potendo l’amministrazione sostenere le richieste avanzate dalla società; il comune ha urgenza di assicurare la continuità della pratica calcistica giovanile e la manutenzione adeguata degli impianti; nessuna comunicazione è arrivata in merito, quindi non ci sono presupposti per continuare la convenzione”.

La conferma è arrivata in occasione della seduta della commissione sport del consiglio comunale svolta giovedì. L’assessore allo sport Mario Galvani ha riassunto:“Per il Derthona non ci sono speranze, l’unica via è il fallimento. Le finanze del comune da un lato e la difficile congiuntura economica dall’altro non consentono aiuti. La priorità per noi è la manutenzione dei campi da gioco e la tutela del settore giovanile, Non posso considerare Flavio Tonetto un interlocutore affidabile”. Nel dibattito ha poi sorpreso come anche i consiglieri di minoranza abbiano assecondato la posizione dell’amministrazione, rinunciando al tema politico del “La vostra amministrazione sta facendo fallire il Derthona”: Paolo Ronchetti (Idv) ha preso atto della situazione, mentre per il Pd, contrasto tra ìun intervento più concilianti del consigliere Gianluca Bardone, che però ha evidenziato come i tempi siano ormai strettisttimi e uno più intransigente nei confronti della gestione Tonetto da parte del capogruppo Marco Picchi, già vicepresidente del Derthona calcio all’epoca di Barabino e ora dirigente del Derthona basket. L’assessore ha invitato gli uffici comunali a prendere contatto con la dirigenza del Villalvernia per proporre un trasferimento a Tortona della società e la presa in carico della convenzione per gestire lo stadio, oltre che con la polisportiva Dertona per settore giovanile e campo “Cosola”. Le società attendono sviluppi, soprattuto da parte del Derthona: il patron del Villalvernia Vittorio Mazzzariol non nega l’interesse per subentrare nella gestione della principale società tortonese, ma solo dopo che dal fallimento potrà nascere una società ripulita del debito pregresso, per favorire anche l’ingresso di nuovi soci; in caso contrario l’intenzione è di proseguire con il progetto Villalvernia e con le sue risorse. La polisportiva, attraverso il presidente Roberto Promutico, ha confermato l’interesse per occuparsi della gestione dei campi, stadio compreso,per metterli a disposizione delle squadre che intenderanno giocarvi. E Flavio Tonetto? Annuncia propositi battaglieri, intendendo proseguire nella gestione, ricercando partner fuori zona in grado di garantire quei 150.000 euro annui per cinque anni necessari a estinguere il pregresso, affiancandosi così al suo investimento per la gestione sportiva. Senza campo la situazione può farsi complessa, ma il principale sponsor del Derthona sta pensando a ricorrere contro la decisione del comune e in subordine a cercare campi fuori città. Il tutto mentre risultano in atto contatti con allenatori e giocatori nel segno di un Derthona competitivo. Partita a quattro, quindi, tra comune e tre società, ancora tutta da giocare, ma in poco tempo. Ci sarà ancora spazio per tutti?  

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