Torna in discussione il piano di organizzazione delle scuole
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Torna in discussione il piano di organizzazione delle scuole

La corte costituzionale ha dichiarato illegittimo il comma con cui la legge aveva stabilito la creazione di istituti comprensivi che avessero al proprio interno tutti i tre ordini di scuola (dell’infanzia, primarie e secondarie di 1°grado) e contassero non meno di mille iscritti, salvo deroghe per i comuni montani. Perchè a Tortona ci fu tanta fretta nel varare una controversa riorganizzazione?

La corte costituzionale ha dichiarato illegittimo il comma con cui la legge aveva stabilito la creazione di istituti comprensivi che avessero al proprio interno tutti i tre ordini di scuola (dell?infanzia, primarie e secondarie di 1°grado) e contassero non meno di mille iscritti, salvo deroghe per i comuni montani. Perchè a Tortona ci fu tanta fretta nel varare una controversa riorganizzazione?

 La corte costituzionale blocca per tutto il territorio nazionale le norme sul dimensionamento scolastico e anche sul territorio tortonese torna in discussione la controversa riforma che aveva portato alla revisione dei numerosi istituti scolastici cittadini e nei paesi limitrofi. A dicembre infatti la giunta comunale di Tortona ha varato con molta fatica le quattro differenti stesure il piano di riorganizzazione scolastica, andando anche incontro in un paio di casi a una bocciatura da parte della Regione dell’assetto approvato a Tortona e dando vita a una lunga e complessa trattativa con i comuni limitrofi per fare tornare i conti circa il dimensionamento delle scuole. E ora tutto torna in discussione, dal momento che la corte costituzionale ha dichiarato illegittimo il comma con cui la legge aveva stabilito la creazione di istituti comprensivi che avessero al proprio interno tutti i tre ordini di scuola (dell’infanzia, primarie e secondarie di 1°grado) e contassero non meno di mille iscritti, salvo deroghe per i comuni montani. Per questa ragione si era provveduto a ridurre a quatto le sei autonomie scolastiche operanti sul territorio: sono state ridistribuite le scuole cittadine e dei paesi tra primo e secondo circolo, a quest’ultimo è stata accorpata la media Valenziano, il terzo circolo tortonese è passato sotto la direzione dell’istituto comprensivo di Viguzzolo, mentre le scuole di Pontecurone, Sale e Castelnuovo Scrivia si sono fuse nell’istituto comprensivo della Bassa Valle Scrivia. Ora però torna tutto in discussione e forse i presidi che oggi definiscono “uno scempio” tale prospetto di riforma delle autonomie scolastiche locali non avevano tutti i torti nel predicare calma prima di mettere mano a criteri volti sopratutto all’aspetto numerico degli iscritti agli istituti più che alla sostanza di modifiche all’efficienza e qualità dell’offerta formativa.
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