Tribunali di città, pronto un documento condiviso del Consiglio Provinciale

Questa volta in Provincia non ci saranno le divisioni che c’erano state in passato, ad esempio per la vicenda della seconda Corte d’Appello del Piemonte. Nella commissione enti locali e decentramento di palazzo Ghilini si è trovato l’accordo tra tutte le componenti per una bozza di ordine del giorno relativo ai problemi dei tribunali di città – Casale Monferrato, Acqui Terme, Tortona – ed alla loro possibile soppressione mediante l’accorpamento ad un unico Tribunale provinciale ad Alessandria. “Il documento – dice il capogruppo del Partito democratico, Federico Fornaro – non nomina nessuno in particolare degli uffici giudiziari a rischio, ma il problema nel suo complesso. La bozza condivide la necessità di una riforma organica della giustizia che vada a diminuire i tempi dei processi, ma non deve prescindere da un dialogo con i territori interessati. Per questo si chiede al Governo un tavolo di confronto sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Non è accettabile un diktat che imponga un tribunale solo per ogni provincia cancellando uffici che hanno una presenza storica, e non solo, in territori significativi come Pinerolo, Ivrea, Alba, la stessa Casale Monferrato”. Di qui, dunque, la richiesta che il consiglio provinciale di Alessandria si accinge a rivolgere all’esecutivo di Mario Monti. A Casale, invece, al forum della associazione e della lista civica Nuove Frontiere si è parlato anche del Tribunale e della proposta di revisione della circoscrizione giudiziaria – avanzata dall’Ordine degli avvocati – in direzione di Valenza e di Chivasso. Ad affrontare l’argomento sono stati l’avvocato Giorgio Grangia e il consigliere dell’Ordine Giampiero Aceto. Da parte di NF, anche con l’appassionato intervento del presidente onorario Giancarlo Curti, in passato alla guida dell’Ordine degli Avvocati e del Comitato per la seconda Corte d’Appello del Piemonte a Casale, c’è stata condivisione del progetto.