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Braccianti in rivolta: “senza paga e turni di lavoro massacranti”
Quaranta lavoratori di nazionalità marocchina, impegnati nei campi e nella lavorazione di prodotti agricoli, hanno protestato, ieri mattina, nel cortile dell'azienda di Castelnuovo Scrivia dove prestano servizio. Denunciano condizioni di lavoro "insostenibili", ritardi nei pagamenti, irregolarità
Quaranta lavoratori di nazionalità marocchina, impegnati nei campi e nella lavorazione di prodotti agricoli, hanno protestato, ieri mattina, nel cortile dell'azienda di Castelnuovo Scrivia dove prestano servizio. Denunciano condizioni di lavoro "insostenibili", ritardi nei pagamenti, irregolarità
Sono state già avviate ispezioni da parte dei carabinieri e dell’ispettorato del Lavoro per verificare il rispetto delle regole sulla legislazione del lavoro. L’azienda agricola “Lazzaro” si trova a Castelnuovo Scrivia, lungo la provinciale per Tortona, nel tratto compreso tra i due cavalcavia.
Stanchi di soprusi, paghe irrisorie da un euro l’ora, orari massacranti dalle 6 di mattina fino a sera con una pausa pranzo minima seduti su cassette di frutta, pagati saltuariamente e quasi mai per il pur misero importo dovuto, senza nessuna tutela, molti senza contratto e in qualche caso senza permesso, impiegati non solo per la raccolta dei prodotti agricoli ma anche per la trasformazione destinata a clienti di rilievo, sopratutto importanti ditte di grande distribuzione. Tutte circostanze che sono oggetto di verifica da parte degli organi competenti. Così, il gruppo di lavoratori, in Italia da vari periodi, qualcuno in questa situazione da quasi dieci anni, ieri mattina si è rivoltato contro il datore di lavoro.
Troppo tempo senza percepire le spettanze e nessuna certezza, per cui i 40 uomini e donne hanno posto l’aut aut: o le spettanze o sciopero. Il titolare ha opposto rifiuto, invitandoli ad andarsene e certo di sostituirli con altre persone altrettanto disponibili a condizioni pessime e allora i migranti hanno fatto sciopero. Sul posto, dalla mattinata sono intervenuti i carabinieri e l’ispettorato del lavoro, oltre a esponenti dell’amministrazione comunale di Castelnuovo Scrivia; sono stati chiamati anche i sindacati, nello specifico la Cgil, che ha riscontato una situazione disastrosa: “Abbiamo registrato irregolarità di ogni genere, 13 ore al giorno di lavoro a un euro l’ora nemmeno pagato regolarmente, contratti incerti, molti in nero; i permessi di soggiorno erano stati assegnati solo ad alcuni e dietro il pagamento di forti somme, 16 non sono in regola”, conferma Sabatino Saggese della Camera del Lavoro di Tortona. “Ora saranno compiute tutte le verifiche del caso e il nostro sindacato si è messo a disposizione per ogni forma di tutela legale, oltre che con attività di mediazione linguistica. Già da lunedì saremo al fianco di queste persone quando saranno chiamate a presentarsi in questura per le verifiche. E’ una situazione disumana, da schiavitù, che lascia comprendere quale situazione di difficoltà abbia alle spalle questa gente per accettare sacrifici e soprusi di questo genere”. L’azienda al momento respinge le accuse.