Campane a morto per i Tribunali di Casale, Acqui e Tortona
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Redazione Il Piccolo  
6 Luglio 2012
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Campane a morto per i Tribunali di Casale, Acqui e Tortona

C'è lo schema di decreto legislativo che ne dispone la soppressione. Casale la più declassata, perde anche la Corte d'Assise. Pochi gli spazi di manovra ma Demezzi e Caire dicono "ci opporremo in tutte le sedi". Berutti da Tortona: "E' una follia"

C'è lo schema di decreto legislativo che ne dispone la soppressione. Casale la più declassata, perde anche la Corte d'Assise. Pochi gli spazi di manovra ma Demezzi e Caire dicono "ci opporremo in tutte le sedi". Berutti da Tortona: "E' una follia"

E venne il giorno. Non è solo il titolo di un film ma anche quella che si potrebbe dare alla decisione del ministro della Giustizia Paola Severino con gli annunciati tagli al settore giustizia. Se il quadro non verrà modificato, in Piemonte e, in particolare in provincia di Alessandria, la geografia delle circoscrizioni giudiziarie subirà dei pesantissimi ridimensionamenti. Degli otto “Tribunali di città” (che hanno sede comuni che non sono capoluogo di provincia) sette dovranno terminare la loro esistenza e tre – Casale Monferrato, Acqui e Tortona – sono in Provincia di Alessandria. Solo Ivrea quindi si salverebbe e anche Voghera, in Lombardia, ma praticamente attigua all’alessandrino, è destinata a giungere a fondo corsa. Certamente la partita non è ancora finita, ma d’ora in avanti la strada sarà tutta in salita. E Casale Monferrato tra tutti i centri sarebbe quello che si vedrebbe maggiormente declassato passando dalla sede di una Corte d’Assise (sia pure inattiva negli ultimi anni, ma soltanto perché non si sono verificati, fortunatamente, reati particolarmente cruenti) al solo ufficio del giudice di pace, che si andrebbe ad ampliare con i comuni oggi sotto la competenza territoriale di Moncalvo (per quanto riguarda questo tipo di ufficio anche per Acqui dovrebbe ampliare la sua circoscrizione, accrescendola con quella di Nizza Monferrato).

Sull’argomento interviene il sindaco di Casale Monferrato Giorgio Demezzi: “E’ davvero un gravissimo errore in termini di inefficienza sui risparmi e di grave danno per i cittadini, Confidiamo che ci sia un ripensamento. Con l’Ordine degli Avvocati di Casale Monferrato abbiamo segnalato, in modo completo e concreto , dell’inutilità di provvedimenti di questo tipo”. Il sindaco Demezzi non esclude, in ogni modo di abbandonare la battaglia, anzi conta di fare sentire la voce della Città di Casale in tutte le sedi istituzionali. Dal canto suo il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Casale Pietro Caire evidenzia che “quello che ieri era a livello di bozza oggi, prima delle ore 12.30 è diventato uno schema di decreto legislative che andrà in attuazione in tempi brevi e spazi di manovra che sono ridottissimi. Adesso ci sarà il parere delle commissioni di due rami del Parlamento, che è consultivo ma non vincolante, poi si arriverà al decreto legislativo entro il 13 settembre prossimo con efficiacia immediate”. Il presidente dell’Ordine forense casalese mette poi l’accento su quello che sarà lo stato della giustizia nei prossimi 5 anni, che sono il periodo di transizione perché il nuovo Tribunale di Alessandria entri a regime, ed annuncia: “parteciperemo a tutte le manifestazioni, a livello nazionale e locale, contro questo provvedimento”.

Intanto da Tortona annunciano una raccolta firme a cui è invitata tutta la cittadinanza. 
“E’ una follia – commenta il sindaco, Massimo Berutti -. Sono sbigottito dalla leggerezza con cui il governo Monti sta prendendo questa decisione. Non è possibile tagliare senza pensare alle criticità che si creano per i territori. Non tutte le zone e le aree sono uguali e come tale andava fatta un’azione di analisi reale e concreta. Purtroppo, questo, è il sistema peggiore per tagliare. Quando poi ci si renderà conto del danno fatto si rischia di dover tornare indietro con costi abnormi rispetto alle situazioni attuali. Auspichiamo che in commissione i politici più attenti e sensibili a queste dinamiche possano difendere col buon senso il taglio dei tribunali e delle procure. E non è una consolazione il fatto che possano venir tagliati tutti quelli in previsione ma è la dimostrazione del sempre maggior distacco tra la politica nazionale e gli enti locali che sono in prima linea a cercare di tutelare il territorio. Questo è uno scandalo”.

[QUI IL DECRETO LEGISLATIVO]

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