La fine del mondo? “La Merella si salverà”
Cosa pensano i nostri lettori della fine del mondo? tra scettici e irocini, c'è chi pensa a come godersi le ultime ore e chi ha scoperto l'esistenza di un luogo anche in provincia che potrebbe scampare alla furia dei Maya, oltra a quelli già noti sui Pirenei e in Puglia
Cosa pensano i nostri lettori della fine del mondo? tra scettici e irocini, c'è chi pensa a come godersi le ultime ore e chi ha scoperto l'esistenza di un luogo anche in provincia che potrebbe scampare alla furia dei Maya, oltra a quelli già noti sui Pirenei e in Puglia
SOCIETA’ – Impossibile sfuggire alla profezia. Chi, nell’ultimo anno, mese o settimana, non ha sentito o letto della fine del mondo secondo i Maya? Chi non si è imbattuto in un “post” o in una barzelletta sull’ultimo giorno del pianeta terra? Persino editorialisti di quotidiani nazionali hanno commentato, spesso ironicamente, sulla presunta fine della razza umana. Armageddon, tempesta di asteroidi, inversione della rotazione terrestre, disastri ambientali inimmaginabili: tutto potrebbe accadere il 21dicembre. Nel nostro piccolo, abbiamo cercato di capire come i nostri lettori hanno vissuto la profezia. Intanto, in pochi sembrano averla presa sul serio. Pura scaramanzia? Nell’attesa di capire cosa succederà davvero, ecco la classifica dei “peccati” a cui gli alessandrini si lascerebbero andare volentieri se il mondo dovesse davvero finire.
“Non so se è meglio stare a dieta per morire bella o mangiare tutto quel che mi pare e morire felice”, posta Valentina sulla sua bacheca Facebook. E naturalmente vince la seconda ipotesi.
Vorrebbe lasciarsi andare alle gioie culinarie anche Benito, opinion maker del gruppo dei Serravallesi inquieti: “Smetterei di stare attento a ciò che mangio: una bella scorpacciata di salsiccia piccante e maccheroni al sugo, non me la leverebbe nessuno. Forse troverei la forza per chiedere perdono a tante persone a cui ho fatto del male e lo hanno dimenticato. Cercherei di imprimermi a fuoco le fattezze dei miei nipotini nella memoria, per ritrovarli nel mondo nuovo che vorrei fosse esattamente uguale a questo. Altrove e in altro modi non saprei vivere”.
Un pensiero ai figli ed uno alle “altre” gioie della vita per Gianluca: “e fosse vero vorrei 2 cose: che i miei figli non si accorgessero di nulla e che io s…. con tutte quelle che lo desiderino”. Generoso.
Roberto è della scuola secondo cui la fine del mondo è già arrivata: “Per il 21 dicembre ho in programma di riuscire a fare 1 o 2 regalini di Natale, e arrivare comunque a fine mese con lo stipendio. Siamo talmente nella m3rd4 che la fine del mondo sarebbe una passeggiata.
Paola condivide: “La fine del mondo c’è già stata a grazie ai politici inetti e alla Merkel”

Chi non ci crede, può sempre spostarsi, ammesso che trovi posto, sui supersicuri Bugarach, villaggio sui Pirenei (dove però è già tutto esaurito da almeno un anno) oppure in Puglia, “in un lembo di terra, in Italia, compreso tra Cisternino, Ceglie Messapica, Ostuni e Martina Franca: è la Valle d’Itria, fitta di trulli, al confine tra le province di Brindisi e Taranto”.
O ancora, più vicino a noi: Angrogna, a circa 60 km da Torino. “Già conosciuto dal turismo locale per via delle sue bellezze naturali, questo paesino ha una storia affascinante che ancora oggi porta alla coesistenza di cattolici e valdesi”, scrive Andrea su Fb.
Infine c’è Spinello piccola frazione abbarbicata sull’Appennino di Santa Sofia, in provincia di Forlì. Lo sostengono i seguaci di Ramtha sulla Ramtha era un guerriero vissuto ai tempi del mito di Atlantide, asceso poi come Maestro e che, dal 1977, parla e insegna la liberazione e la consapevolezza del sé, utilizzando il corpo di una medium americana, JZ Knight.
In tutto questo susseguirsi di voci, c’è chi inizia a pensare che, in fondo, non sarebbe poi tanto male se davvero finisse. Magari non la distruzione del globo, ma almeno la fine di un’era, questa, per lasciare spazio ad una nuova, migliore, senza Monti, Imu, spread, porcellum e crisi economica.