Nessuna irregolarità dopo la vendita Asmt
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Nessuna irregolarità dopo la vendita Asmt

Le decisioni sono prese autonomamente dai nuovi acquirenti e il comune non può controllare nè il valore nei passaggi di quote nè la scelta di distribuire i dividendi. Così l'amministrazione comunale replica ai dubbi sorti, con la risposta dell'assessore Calore all'interpellanza PD

Le decisioni sono prese autonomamente dai nuovi acquirenti e il comune non può controllare nè il valore nei passaggi di quote nè la scelta di distribuire i dividendi. Così l'amministrazione comunale replica ai dubbi sorti, con la risposta dell'assessore Calore all'interpellanza PD

TORTONA – E’ stata una decisione successiva alla cessione di Asmt da parte del comune a consentire ai nuovi acquirenti la spartizione dei dividendi. Una decisione autonoma su cui il comune non ha alcun controllo. Lo ha ribadito l’assessore agli enti partecipati Daniele Calore in consiglio comunale, rispondendo all’interpellanza presentata dal Partito Democratico in merito ai dubbi emersi in seguito al passaggio di quote di Asmt Servizi Industriali dal comune a Asm Voghera e Ariet: “La distribuzione dei dividendi è risultata da una decisione assunta dall’assemblea dei soci proprietari alla data dell’approvazione del bilancio il 30/04/2013. Nel caso specifico, i soci acquirenti, hanno autonomamente determinato la destinazione di tali dividendi essendo nella loro piena potestà assumere tale decisione. La scelta attuata dai soci non è opinabile da parte di terzi. Non risulta realistico ipotizzare la possibilità di destinare i dividenti 2012 ai soci precedenti, che erano non solo il comune di Tortona, proprietario del 53,60 % delle quote azionarie, ma anche IREN Emilia Spa, proprietaria del 44,75 % delle quote azionarie”. Calore ha poi fornito delucidazioni in meito al successi passaggio di quote da Iren a Sime, per la quale si temeva un consistente apprezzamento del valore delle quote: “Non si è verificata alcuna modifica di valore del pacchetto azionario di ASMT, il cui prezzo di aggiudicazione è risultato da una procedura ad evidenza pubblica, succeduta a ripetute precedenti procedure andate deserte.

Il fatto che una parte della società sia stata oggetto di elevata valorizzazione, dipendente da accordi interni riservati tra i soci acquirenti e non significa che tale valorizzazione si possa estendere all’intera società, il cui valore è quello risultante dalla procedura ad evidenza pubblica correttamente esperita”. Circa il futuro dei lavoratori infine sono state fornite dagli acquirenti garanzie sul mantenimento del livello occupazionale.

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