Per sei ex braccianti tornano speranza e dignità
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11 Gennaio 2014
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Per sei ex braccianti tornano speranza e dignità

Sei ex braccianti di Castelnuovo sono stati inseriti in un progetto di tirocinio e formazione del ministero del Lavoro e promosso a livello provinciale da Confcooperative. "Dopo una brutta pagina, è la risposta positiva del territorio"

Sei ex braccianti di Castelnuovo sono stati inseriti in un progetto di tirocinio e formazione del ministero del Lavoro e promosso a livello provinciale da Confcooperative. "Dopo una brutta pagina, è la risposta positiva del territorio"

ALESSANDRIA – Hanno conosciuto i due volti dell’Italia, e della provincia di Alessandria, quella che sa ferire e umiliare, ma anche quella che sa accogliere e aiutare. Sei degli ex braccianti dell’azienda Lazzaro di Castelnuovo Scrivia, che la scorsa estate hanno dato vita ad una dura protesta per poter continuare a lavorare e sfamarsi, sono stati inseriti in un progetto europeo per l’integrazione e l’inserimento nel mondo del lavoro, promosso in provincia di Alessandria da Confcooperative. Per cinque mesi svolgeranno uno tirocinio formativo presso due cooperative della zona con la possibilità di un rinnovo. “E’ il risultato della creazione di una rete e di sinergie sul territorio. Si tratta di numeri piccoli, per ora, 3 uomini e tre donne, un piccolo esempio che va però valorizzato”, ha detto il prefetto Romilda Tafuri che ha “tenuto a battesimo” l’iniziativa ed ha seguito passo per passo la dolorosa vicenda, dai giorni del digiuno e del presidio fino ad oggi. Il prefetto ha posto l’accento non solo sulla capacità e necessità di “fare rete”, ma anche sulla necessità di “conseguire l’integrazione, attraverso il lavoro”. 
Il progetto Lift promosso dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali va proprio in questa direzione, assegnando contributi a favore di soggetti che attivano un percorso di tirocinio retribuito per immigrati extracomunitari. In provincia ha raccolto l’appello Confcooperative, l’ente territoriale della Confederazione delle Cooperative Italiane al quale aderiscono nell’alessandrino oltre 100 imprese. Confcooperative con a capo il presidente Cesare balsamo e il segretario generale Giulio Veggi, tutor didattico del progetto, seguirà il percorso formativo dei sei giovani extracomunitari, rivolto alla formazione linguistica e alla prevenzione degli infortuni.
Si chiamano Saroui Hadda, Soumia Khirat, EttaheryLift presentazione Rkia, Chaachouai El Hassan, Daoudi Larbi, Kharmaz Maati, sono di nazionalità marocchina ed hanno tra i 38 e i 23 anni. Occhi lucidi lucidi per la commozione ma sorridenti, ora che si sono lasciati alle spalle il lavoro nei campi, la fame e la paura. Tre di loro faranno i tirocinanti magazzinieri presso la Newcoop di Novi Ligure, che lavora nell’ambito della logistica, le tre donne svolgeranno il tirocinio alla Gardenia e Aspen che lavora nel campo delle pulizie industriali. “La cooperazione alessandrina ha una presenza importante in tutti i comparti produttivi e sociali dell’economia, un patrimonio importante che soffre nella crisi ma che è impegnato a resistere e a dare ancora risposte che altri non danno. Questo progetto ne è la dimostrazione”, ha detto il presidente Balsamo.
A fianco degli ex braccianti Lazzaro c’era, e c’è, anche la Cgil: “diciotto mesi fa abbiamo scoperto questa brutta pagina del lavoro in provincia. Oggi registriamo che il territorio ha risposto, il mondo delle cooperative e quello delle istituzioni, in silenzio, per trovare una soluzione, seppure parziale”, ha detto Paolo Parodi della segreteria provinciale.
Dei trentanove ex braccianti Lazzaro, ancora una quindicina restano in situazione di estrema difficoltà: “non ci possiamo fermare, continueremo a cercare soluzioni”, ha ribadito Parodi. “Si tratta di un’opportunità che vi dovrete giocare in futuro, non sprecatela”, è stato l’invito di Balsamo ai sei lavoratori. 
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