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Il “clima bizzarro” preoccupa i viticoltori
Il clima umido e le temperature non elevate aumentano il rischio di malattie della vite. Agricoltori costretti ad intensificare i trattamenti a base di rame con un aumento dei costi. Ma gli esperti dicono: troppo presto per dire come sarà l'annata
Il clima umido e le temperature non elevate aumentano il rischio di malattie della vite. Agricoltori costretti ad intensificare i trattamenti a base di rame con un aumento dei costi. Ma gli esperti dicono: ?troppo presto per dire come sarà l'annata?
PROVINCIA – C’è preoccupazione tra i viticoltori per il perdurare del clima umido e piovoso. Non siamo a livelli di allarme, ma se le condizioni non dovessero cambiare, la resa del prodotto potrebbe essere a rischio.Il “nemico” da combattere è la peronospora, una delle malattie che colpisce la vite e che si sviluppa in modo particolare quando c’è molta umidità e temperature non elevate. E l’arma per combatterlo si chiama verderame, un prodotto a base di rame “che usavano già i nonni” e che non ha conseguenze sul frutto tabnto da essere “usato anche in agricoltura biologica”, fa presente Marco Visca, responsabile del settore viticultura di Confagricoltura Alessandria. Ma costa, e tanto.
“Non possiamo assolutamente parlare di allarme – precisa Visca – Certo è che se il clima prosegue con questo andamento occorre continuare a dare una copertura per evitare danni al raccolto”.
L’impressione, piuttosto, è che la stagione sia slittata in avanti. Quindi ci sono tutti i margini per un recupero in termini quantitativi e qualitativi.
Lo conferma anche Massimo Barisone che segue il settore viticultura per Coldiretti nella zona del Gavi docg: “i trattamenti con prodotti a base di rame in genere iniziano a maggio. Quest’anno sono iniziati più tardi. I viticoltori ne effettuano circa una decina per stagione. Credo che al momento ne siano stati fatti almeno sei, ma mancano ancora 2 mesi e mezzo alla vendemmia”. Il rischio potrebbe essere non tanto quello di un’annata scadente dal punto di vista qualitativo “anche perchè oggi esistono tecniche di vinificazione molto sofisticate, in grado di fare correttivi sul prodotto”, dice Visca, quanto, piuttosto, quello di un aumento dei prezzi per i costi che stanno sostenendo le aziende. Impossibile, però, secondo gli esperti, fare pronostici.
Certo è che “si tratta di un’annata non facile – prosegue l’esperto di Confagricoltura – e questi sbalzi termici non fanno bene a nessuno. Possiamo sicuramente parlare di stagione bizzarra”.