Richiesta per nuova cava: da verificare  se connessa al Tav
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Richiesta per nuova cava: da verificare se connessa al Tav

Mercoledì prossimo in comune la conferenza dei servizi per una nuova cava. Il comitato No tav sospetta sia un'alternativa dopo l'inondazione della Montemerla

Mercoledì prossimo in comune la conferenza dei servizi per una nuova cava. Il comitato No tav sospetta sia un'alternativa dopo l'inondazione della Montemerla

TORTONA – La prossima settimana verrà discussa in conferenza dei servizi la richiesta presentata da privati per la coltivazione di una nuova cava di sabbia e ghiaia, in Località Pecorara, nel Comune di Tortona. L’istanza di cui compare pubblicazione sull’Albo Pretorio del Comune è stata presentata dalla ditta Allara spa di Casale Monferrato, mentre pare vi sia anche un’altra richiesta, da attribuirsi alla Ditta Franzosi. La notizia non risulta abbia collegamenti con le operazioni connesse al Terzo Valico, ma il comitato No Tav tiene alta l’attenzione, visto il sempre più improbabile utilizzo della cava Montemerla come deposito di materiali derivanti dalle perforazioni per il Terzo Valico a causa del rischio esondazione ampiamente verificatosi nella recente alluvione del Grue. “Non è detto che vi sia collegamento con il Terzo Valico, ma la richiesta potrebbe derivare dalla necessità di trovare alternative in città alla Montemerla”, dichiarano i No Tav. Sono questioni che si intrecciano e ci preoccupano, per cui terremo gli occhi aperti.

Intanto martedì 21 ottobre tanti cittadini si sono uniti al comitato di Tortona per presidiare un piccolo terreno in Rivalta Scrivia, che Cociv intende utilizzare per opere connesse alla realizzazione del Terzo Valico. “Ci hanno avvertiti i proprietari del terreno”, sottolineano gli esponenti del comitato No Tav. “Le persone presenti ai blocchi No Tav hanno detto ancora una volta no ad un’opera devastante, no alle cave piene di amianto. Hanno detto no all’ inquinamento dell’aria causato dal traffico elevato di tir per le strade, no al consumo di territorio e allo spreco di denaro pubblico, soprattutto in un momento in cui il lavoro non è garantito e costo della vita ed imposte aumentano. In un momento in cui il dissesto del territorio, accresciuto con la cementificazione selvaggia, anche quella delle Grandi Opere come il Tav, si è palesato chiaramente”.

 

 
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