“Subito i fondi per il territorio e tempi certi per i risarcimenti”
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
30 Ottobre 2014
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“Subito i fondi per il territorio e tempi certi per i risarcimenti”

Lo chiede al governo la parlamentare Cristina Bargero in un ordine del giorno dalla Camera. Intanto il consigliere regionale Walter Ottria punta il dito sui costi dello smaltimento dei rifiuti da alluvione ("paradossale che i Comuni li debbano pagare") e chiede più attenzione per la val Grue e la val Curone.

Lo chiede al governo la parlamentare Cristina Bargero in un ordine del giorno dalla Camera. Intanto il consigliere regionale Walter Ottria punta il dito sui costi dello smaltimento dei rifiuti da alluvione ("paradossale che i Comuni li debbano pagare") e chiede più attenzione per la val Grue e la val Curone.

ROMA – Il governo faccia arrivare ai comuni colpiti dall’alluvione del 13 ottobre scorso i fondi necessari ai lavori di messa in sicurezza del territorio ed escluda l’applicazione del patto di stabilità. Lo ha chiesto la deputata del Partito Democratico Cristina Bargero, che è riuscita a far approvare come raccomandazione un ordine del giorno al decreto Sblocca Italia.

Con la raccomandazione, il governo si impegna verso i comuni della provincia di Alessandria (non solo quelli del primo elenco del decreto ministeriale con cui è stato sospeso il pagamento delle tasse, ma per tutti quelli compresi nell’elenco stilato dalla Regione per cui è stato chiesto lo stato d’emergenza) ad attivarsi perché sia destinata, con urgenza, alla messa in sicurezza e alla difesa del suolo delle aree alluvionate quota parte delle risorse del Fondo delle politiche di coesione per interventi di messa in sicurezza del territorio e prevenzione del rischio idrogeologico. Inoltre, si impegna anche a escludere dal patto di stabilità interno relativo agli anni 2015 e 2016 le risorse provenienti dallo Stato e le relative spese sostenute dai Comuni, dalla Provincia e dalla Regione per far fronte all’emergenza alluvionale e alle conseguenti opere di ripristino e a opere di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico.

“È necessario che si definiscano tempi certi e modalità semplificate per la concessione, tanto ai soggetti pubblici quanto a quelli privati (famiglie, imprese, associazioni e così via), del rimborso del danno effettivamente subito e dei contributi per il ripristino e la riparazione dei danneggiamenti, al fine di riprendere le normali condizioni di vita e dell’attività economica e produttive”, ha detto Cristina Bargero.

Sul fronte Regione, invece, il consigliere regionale Walter Ottria (Pd) ha chiesto di “chiarire i tempi con cui Torino pagherà i 5 milioni di euro del Fondo per le emergenze, in modo che i comuni possano programmare in modo efficace le loro azioni, compresi gli interventi fiscali per agevolare i privati e le aziende colpite”.

Le stime della Protezione civile, fatte in commissione Ambiente del consiglio regionale, ammontano a circa 300 milioni di euro, cifra che comprende sia i danni alle strutture pubbliche sia a quelle private.
“I sindaci – prosegue Ottria – sollevano anche il problema che i comuni si troveranno a pagare i costi dello smaltimento e trasporto dei materiali al Consorzio rifiuti, aspetto che risulta paradossale considerata la grave difficoltà in cui versano i Comuni coinvolti dall’alluvione”.

I Comuni del tortonese intanto hanno chiesto alla Regione Piemonte, superata la fase di emergenza, di istituire un tavolo per affrontare i rischi idrogeologici dell’area del torrente Grue e della val Curone in modo da predisporre un piano di messa in sicurezza.

“Sarà necessario rivedere le mappe di pericolosità alluvionale – sottolinea il consigliere Pd – inserendo così anche alcune delle zone colpite tra quelle sensibili. In ultimo bisogna riprendere il tema della gestione degli alvei dei fiumi e della loro messa in sicurezza, in modo ecologicamente sostenibile e condiviso, al fine di risolvere una volta per tutte il problema dei detriti che rallentano la velocità delle acque”.

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