Sicurezza idrogeologica, in vista un piano nazionale
I presidenti di tutte le Regioni italiane sono stati convocati a Roma per fare il punto sullemergenza alluvionale e ricevere le prime indicazioni su un Piano nazionale per la sicurezza idrogeologica. Da Forza Italia la richiesta che Chiamparino porti a Roma le istanze del territorio alessandrino
I presidenti di tutte le Regioni italiane sono stati convocati a Roma per fare il punto sullemergenza alluvionale e ricevere le prime indicazioni su un Piano nazionale per la sicurezza idrogeologica. Da Forza Italia la richiesta che Chiamparino porti a Roma le istanze del territorio alessandrino
Il capo dell’unità di missione di Palazzo Chigi “Italia sicura” Erasmo D’Angelis e il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti presenteranno “un piano nazionale per mettere in sicurezza idrogeologica l’Italia con opere pubbliche di prevenzione”. Entro la fine del 2014 tutti i sistemi di allerta meteo in Italia saranno unificati in un codice omogeneo.
I consiglieri regionali di Forza Italia chiedono che il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino porti all’attenzione del governo la situazione della nostra regione e del territorio alessandrino. “In base alle direttive del Ministero le amministrazioni regionali, dopo il vertice, avranno due settimane per segnalare gli interventi prioritari da sottoporre al vaglio di ‘Italia sicura’ – dicono l’eurodeputato Alberto Cirio e il consigliere regionale Massimo Berutti – L’obiettivo è la predisposizione del primo Piano di prevenzione nazionale e di specifici accordi con le singole Regioni che definiranno l’elenco degli interventi e le risorse per realizzarli. È quindi fondamentale che la lista di priorità per il territorio alessandrino sia inserito dalla Regione Piemonte nell’elenco delle criticità”.
“Ho portato il problema all’attenzione della Commissione competente sottolineando come la Regione Piemonte debba impegnarsi finanziariamente con un proprio Piano, non aspettando solo i trasferimenti nazionali – aggiunge Berutti – Resta però ancora aperto il problema della legge “Pecoraro Scanio” che impedisce di fatto la pulizia dei fiumi, nonostante si sappia che proprio la mancata pulizia dell’alveo dei fiumi sia una tra le principali cause di tracimazione dei rii e dei corsi d’acqua. Prevenire significherebbe far risparmiare milioni di euro durante gli eventi eccezionali che si abbattono sempre più frequentemente sul nostro territori”.