Verso l’eslcusione della cava Montemerla dai cantieri della Tav
Il consiglio comunale ha approvato un documento per tutelare l'area e il sindaco si è impegnato a impedirne l'inserimento nella cantieristica del Terzo Valico
Il consiglio comunale ha approvato un documento per tutelare l'area e il sindaco si è impegnato a impedirne l'inserimento nella cantieristica del Terzo Valico
TORTONA – Tra i lasciti dell’alluvione dello scorso 13 novembre per Tortona, potrebbe esserci anche una svolta per tutelare maggiormente un sito a rischio di diventare una bomba ecologica. Basti pensare infatti a cosa sarebbe accaduto se un evento come l’esondazione del Grue avesse coperto la cava Montemerla, come accaduto il mese scorso, una volta che in tale cava fossero stati stoccati i materiali di derivazione delle traforazioni del Terzo Valico. Secondo il piano cave, peraltro non ancora definitivamente approvato per quanto riguarda questa porzione di territorio, alla Montemerla, situata tra la strada per Viguzzolo e il quartiere tortonese Oasi, dovrebbero essere interrate tonnellate di materiali di smarino, contenente amianto. L’alluvione ha messo in evidenza in modo concreto la pericolosità di utilizzare questo sito per situazioni simili, come peraltro avevano già evidenziato comitati No Tav e ambientalisti nonostante alcuni tecnici sostenessero che l’area non fosse a rischio esondazione. All’ultima seduta del consiglio comunale è stato pprovato anche il documento proposto dal M5S relativo all’impegno a non inserire la cava Montemerla, finita allagata nell’esondazione del torrente Grue, nella cantieristica per il Terzo Valico. E qui sono state interessanti le valutazioni politiche, in particolare nella sponda tra ambientalisti collocati in maggioranza e in minoranza: l’assessore all’ambiente Davide Fara ha spiegato che i lotti di cui fa parte la suddetta cava non sono ancora stati licenziati dalla Regione, ed uno dei motivi è il rischio esondazione, evento confermato dall’alluvione. “Lo scorso 20 ottobre l’amministrazione comunale ha segnalato ai competenti settori della Regione e al ministero infrastrutture e trasporti, le problematiche inerenti l’avvenuta esondazione”. Il dibattito tra ambientalisti è stato impersonato da Carmelo ìCiniglio (Pd) e Danilo Bottiroli (M5S), con il primo che ha dichiarato di concordare con le preoccupazioni del consigliere di opposizione e “quanto sia frustrante che autorità superiori prevarichino le decisioni di un Comune”. Il sindaco ha poi ribadito come con Ciniglio e Bottiroli ci sia “piena sintonia su questo tema”, ribadendo il suo impegno ad impedire che nella cava vengano stoccati materiali provenienti dalle lavorazioni del Terzo valico.