Ospedale verso il declassamento: in politica reazioni e azioni
Home
Stefano Brocchetti - redazione@tortonaonline.net  
14 Novembre 2014
ore
00:00 Logo Newsguard

Ospedale verso il declassamento: in politica reazioni e azioni

Azioni pubbliche, ipotesi di ricorsi, presisoni politiche: si prova in ttuti i modi a tentare ilsalvataggio dei reparti e dei servizi sanitari che rischiano di finire sotto la scure dei tagli della sanità decisi in regione. in

Azioni pubbliche, ipotesi di ricorsi, presisoni politiche: si prova in ttuti i modi a tentare ilsalvataggio dei reparti e dei servizi sanitari che rischiano di finire sotto la scure dei tagli della sanità decisi in regione. in

TORTONA – Azioni pubbliche, ipotesi di ricorsi, presisoni politiche: si prova in ttuti i modi a tentare ilsalvataggio dei reparti e dei servizi sanitari che rischiano di finire sotto la scure dei tagli della sanità decisi in regione. inattesa che i comitati varino qualcosa di più eclatante delle solite raccolte firme. 
Il sindaco Gianluca Bardone proverà le pressioni sulla parte politica torinese: “Purtroppo questa decisione risale ad un processo iniziato anni fa con la chiusura di oculistica e urologia alla quale, diversamente da quanto promesso, non ha fatto seguito alcun trasferimento compensativo e poi con la chiusura un anno e mezzo fa, del punto nascite. Non abbiamo avuto, in quanto nuova amministrazione, margine di azione pur non avendo lasciato nulla di intentato (riunione comuni capizona, lettera all’Asl, riunioni in Regione, raccolta firme e invito alla cittadinanza per rendersi parte attiva). Proseguiremo la linea dura di opposizione, auspico un coinvolgimento di massa da parte dei tortonesi, dei comuni limitrofi e degli operatori del settore sanitario i quali si riuniranno in assemblea pubblica lunedì sera alle 21 in comune”.

L’ex sindaco Massimo Berutti, oggi consigliere regionale all’opposizione, intende sostenere l’azione a difesa dell’osped
ale, dopo che la sua amministrazione aveva ottenuto la revisione di un piano sanitario regionale che penalizzava ampiamente l’ospedale tortonese: “Mi sto impegnando per scongiurare questa ipotesi, ci deve essere entro lunedì un ripensamento della volontà politica della giunta. Sono in contatto con l’attuale sindaco e avremo linee di azioni condivise. A scanso di equivoci, tengo a ricordare che sotto l’amministrazione comunale di cui ero sindaco ottenemmo un risultato enorme quanto sottovalutato, ovvero la difesa dell’ospedale: la bozza dell’allora assessore Caterina Ferrero prevedeva un declassamento già almeno tre anni fa. Riuscimmo a ottenere la revisione di quel piano sanitario, creando l’idea dell’ospedale cardine con Novi Ligure, anche se questo comportò il doloroso sacrificio della neonatologia. Altrimenti oggi non parleremmo nemmeno più di ospedale a Tortona. Ritengo ci siano i margini per mantenere i servizi attuali. Ritengo ci siano i margini per mantenere i servizi attuali: per avere un Dea di primo livello sono obbligatorie le presenze di rianimazione, cardiologia e ostetricia. Le prime due a Tortona ci sono, a Novi no. La seconda è stata trasferita solo perchè Tortona era 50, non 500 parti sotto lo standard e basterebbe un attimo a reinserirla. Temo invece che ci sia un gioco di sponda politico tra Regione, Novi, Casale, che va al di là del merito della questione….”. 
 ”. Anche il MoVimento Cinque Stelle si attiva con proposte: “alla prima riunione utile proporremo tre soluzioni”, anticipa il consigliere comunale Fabrizio Dellachà: “azione popolare, con cortei, raccolta firme e simili; relazioni tecniche su antisismica, impiantistica, dotazioni medicali, valutazioni economiche, mobilità interregionale dei pazienti verso la Lombardia, come argomentazioni a sostegno dell’importanza dell’ospedale tortonese; azione giurisprudenziale, con ricorso al Tar ed al difensore civico regionale”. 
 
Il Partito Democratico ieri sera con il direttivo ha preso una posizione che condurrà probabilmente ad adire ricorso al Tar contro il provvedimento, impugnando la decisione per danno erariale. Si riunirà in questi giorni un’altra commissione tecnica e politica alla ricerca di soluzioni possibili per difendere l’ospedale, per arrivare mediante relazioni tecniche a dimostrare l’efficienza della struttura tortonese. E poi il resto è fatto di azioni pubbliche, in attesa che i comitati varino qualcosa di più eclatante delle solite raccolte firme. 
Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione