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Stefano Brocchetti - redazione@tortonaonline.net  
29 Novembre 2014
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La Regione chiude al dialogo sull’ospedale

Risposta laconica e lapidaria della presidenza della Regione alla lettera con cui i sindaci del Tortonese chiedevano un incontro sul futuro dell'ospedale. Entro il 10 il parere legale sulla fattibilità di un ricorso al Tar contro il piano sanitario regionale

Risposta laconica e lapidaria della presidenza della Regione alla lettera con cui i sindaci del Tortonese chiedevano un incontro sul futuro dell'ospedale. Entro il 10 il parere legale sulla fattibilità di un ricorso al Tar contro il piano sanitario regionale

TORTONA – “Buongiorno Sindaco, la delibera di riordino del piano sanitario regionale proposta dall’assessore Saitta è totalmente condivisa dal presidente Chiamparino e dalla giunta; detto ciò, la segreteria dell’assessore che legge in copia è il miglior interlocutore. Immagino la vostra delusione nel leggere queste poche righe ma sono certo che comprenderete il metodo di lavoro. Distinti saluti”. E’ questa la laconica e lapidaria risposta della segreteria del presidente della Regione Piemonte ai sindaci del Tortonese in merito alla lettera inviata martedì con cui veniva sollecitato un incontro per illustrare le ragioni non campanilistiche ma di qualità di servizi per cui, secondo i sindaci, è opportuno non declassare l’ospedale di Tortona. Una risposta che non lascia scampo a molte divagazioni e speranze, ancora più fredda e di chiusura se si considera che non è nemmeno stata controfirmata dal presidente ma dalla sola segreteria, che rimbalza i sindaci a un’altra segreteria, nemmeno direttamente all’assessore competente.

Destino segnato per l’ospedale? Apparentemente non ci sono molti margini di trattativa, ma una risposta del genere potrebbe essere anche un’arma a doppio taglio per Chiamparino e il piano sanitario, qualora in sede di ricorso dovessero essere ascoltate le ragioni delle autorità del Tortonese, poiché testimonia come non ci sia stato dialogo e condivisione del percorso né prima della decisione della giunta regionale nè dopo la richiesta dei sindaci di un colloquio, per cui il metodo entrerebbe in forte discussione.

Rimane però da valutare quali azioni portare avanti: a questo punto la via principale potrebbe essere il ricorso al Tar contro l’intero piano regionale, operazione tecnicamente delicatissima perchè finisce a impugnare un atto a rilevanza nazionale, per cui nessuna mossa può essere sbagliata dai tortonesi. Per questo, il sindaco di Tortona Gianluca Bardone ha annunciato al consiglio comunale il mandato a un quotato legale torinese: “Chi si occupa degli aspetti legali nel tavolo tecnico da me costituito con i rappresentanti politici e tecnici della nostra città ha preso contatto con un prestigioso studio legale di Torino per avere entro breve e in tempo utile un parere motivato sulla fattibilità e sulla fondatezza di un ricorso al Tar che, come ho detto e ribadisco, rimane uno degli strumenti a nostra disposizione che non esiteremo a utilizzare. L’impegno di tutti deve essere invece, senza esclusione di ruoli e compiti, quello di non perdere di vista l’obiettivo principale e unico della nostra battaglia, vale a dire la salvaguardia del nostro ospedale. Per parte mia e dei sindaci del territorio questo impegno non verrà mai a mancare”.

A seguito della comunicazione fornita dal sindaco i consiglieri comunali hanno sollecitato che tale parere legale venga ottenuto dal comune entro il 10 dicembre, data in cui verrà convocato un consiglio comunale aperto sul tema del futuro dell’ospedale.

 

 

 

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