La catena umana per difendere l’ospedale
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Stefano Brocchetti - redazione@tortonaonline.net  
16 Dicembre 2014
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La catena umana per difendere l’ospedale

Grandissima partecipazione alla manifestazione in difesa dell'ospedale, promossa dal comitato “Uniti per Tortona”. Almeno 1500 persone hanno fatto parte del corteo

Grandissima partecipazione alla manifestazione in difesa dell'ospedale, promossa dal comitato “Uniti per Tortona”. Almeno 1500 persone hanno fatto parte del corteo

TORTONA – Grandissima partecipazione alla manifestazione in difesa dell’ospedale, promossa dal comitato “Uniti per Tortona”. Almeno 1500 persone hanno fatto parte del corteo che si è snodato nella prima mattinata da piazza Duomo verso l’ospedale, per poi cingere la struttura in una lunga catena umana, con tute le persone partecipanti a incollare sulla giacca il simbolo dei due cerotti collocati all’altezza del cuore, in segno di ferita inferta e per dimostrare di avere a cuore l’ospedale. Una manifestazione di questo genere, organizzata da un comitato civico sorto spontaneamente, senza fini nè appoggi politici, assume un significato enorme, confermando come la città si sia mossa nella totalità delle sue categrie. Nel frattempo il comitato ha già raccolto oltre 13.000 firme alla petizione che chiede di evitare il declassamento di una struttura, non per ragioni di campanile, ma per obiettivi criteri di efficienza dei reparti.

Molto determinante al corteo la presenza degli studenti delle scuole tortonesi di ogni ordine e grado, con le primarie che hanno aderito in toto, le secondarie con delegazioni di studenti, le superiori con rappresentanze delle varie classi. Numerosi gli interventi: dai bambini che hanno letto varie riflessioni, alle autorità politiche, con l’intervento dei sindaci di Tortona Gianluca Bardone e Ernesto Nobile, poi le prese di posizione dei rappresentanti del tribunale del malato e dei medici responsabili dei vari reparti a rischio chiusura. “Un grande successo di partecipazione, non resterà sicuramente un episodio isolato”, commenta Antonio Lace a nome del comitato promotore: “Abbiamo intenzione di portare la raccolta firme a numeri ancora più elevati e radunare un’altra grande folla quando andremo in Regione a consegnarle al presidente Sergio Chiamparino”.

 

 
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