Lunedì scatta la tagliola dei tributi statali. Imu agricola rinviata a gennaio
Il 22 dicembre scade il termine per pagare, in un'unica soluzione, le imposte e i tributi statali che erano prorogati in seguito all'alluvione. L'imposta sui terreni agricoli invece si dovrà versare entro il 26 gennaio 2015
Il 22 dicembre scade il termine per pagare, in un'unica soluzione, le imposte e i tributi statali che erano prorogati in seguito all'alluvione. L'imposta sui terreni agricoli invece si dovrà versare entro il 26 gennaio 2015
“Il rinvio – prosegue Riba – non è una soluzione. Abbiamo già affermato più volte, nelle ultime settimane che 350 milioni di euro di gettito non possono essere recuperati con un’ulteriore tassa a discapito di chi vive nelle aree marginali. Abbiamo condannato il meccanismo dei 600 metri che ci viene riproposto e oggi ripetiamo al Governo e ai Parlamentari un appello: la necessità di provvedimenti normativi e incentivi per garantire residenzialità e investimenti nelle aree montane del Paese”.
Intanto si avvicina la data del 22 dicembre: entro lunedì prossimo bisognerà saldare i tributi statali che erano stati rinviati in seguito all’alluvione. Il decreto siglato il 20 ottobre dal ministro Pier Carlo Padoan (e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22) aveva stabilito la sospensione delle imposte statali come Iva, Irpef, Irap, Ires e così via per persone e aziende fino al 20 dicembre compreso (che è un sabato: il termine viene dunque porogato automaticamente fino a lunedì 22 dicembre). Lo stesso decreto stabiliva che le nuove modalità per i versamenti sarebbero state comunicate “con successivo provvedimento”.
Provvedimento che è in pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e che è stato anticipato con un comunicato dal ministero dell’Economia: “Gli adempimenti e i versamenti tributari nei Comuni colpiti dalle alluvioni nei mesi scorsi e per i quali era stata prevista la sospensione fino al 20 dicembre, devono essere effettuati in un’unica soluzione entro il 22 dicembre”.
Deluse quindi le aspettative delle aziende alluvionate che speravano in una ulteriore proroga per il pagamento delle imposte statali.