Lunedì scatta la tagliola dei tributi statali. Imu agricola rinviata a gennaio
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
18 Dicembre 2014
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Lunedì scatta la tagliola dei tributi statali. Imu agricola rinviata a gennaio

Il 22 dicembre scade il termine per pagare, in un'unica soluzione, le imposte e i tributi statali che erano prorogati in seguito all'alluvione. L'imposta sui terreni agricoli invece si dovrà versare entro il 26 gennaio 2015

Il 22 dicembre scade il termine per pagare, in un'unica soluzione, le imposte e i tributi statali che erano prorogati in seguito all'alluvione. L'imposta sui terreni agricoli invece si dovrà versare entro il 26 gennaio 2015

ROMA – Slitta al 26 gennaio 2015 il termine per pagare l’Imu sui terreni agricoli: lo ha deciso il consiglio dei ministri. Ma per le associazioni dei coltivatori e l’Uncem il rinvio non basta. “L’Imu sui terreni agricoli nei Comuni montani, ‘riclassificati’ con il parametro dell’altezza sul livello del mare del municipio, deve essere eliminato”, affermano dall’Unione che raccoglie gli enti montani. Il ministero dell’Economia, con un recente provvedimento che punta a far pagare l’Imu sui terreni agricoli, ha stabilito alcune esenzioni per i terreni di montagna. Per stabilire se un campo è in montagna oppure no, però, i tecnici di Roma hanno scelto di considerare l’altezza sul mare del municipio del Comune ove è situato il campo stesso: un criterio troppo semplicistico che rischia di provocare gravi disparità di trattamento. “Si usino queste settimane per eliminare la nuova imposta – evidenzia Lido Riba, presidente Uncem Piemonte – Lo scriveremo ai Parlamentari piemontesi facendo loro appello affinché intervengano con provvedimenti correttivi”.

“Il rinvio – prosegue Riba – non è una soluzione. Abbiamo già affermato più volte, nelle ultime settimane che 350 milioni di euro di gettito non possono essere recuperati con un’ulteriore tassa a discapito di chi vive nelle aree marginali. Abbiamo condannato il meccanismo dei 600 metri che ci viene riproposto e oggi ripetiamo al Governo e ai Parlamentari un appello: la necessità di provvedimenti normativi e incentivi per garantire residenzialità e investimenti nelle aree montane del Paese”.

Intanto si avvicina la data del 22 dicembre: entro lunedì prossimo bisognerà saldare i tributi statali che erano stati rinviati in seguito all’alluvione. Il decreto siglato il 20 ottobre dal ministro Pier Carlo Padoan (e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22) aveva stabilito la sospensione delle imposte statali come Iva, Irpef, Irap, Ires e così via per persone e aziende fino al 20 dicembre compreso (che è un sabato: il termine viene dunque porogato automaticamente fino a lunedì 22 dicembre). Lo stesso decreto stabiliva che le nuove modalità per i versamenti sarebbero state comunicate “con successivo provvedimento”.

Provvedimento che è in pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e che è stato anticipato con un comunicato dal ministero dell’Economia: “Gli adempimenti e i versamenti tributari nei Comuni colpiti dalle alluvioni nei mesi scorsi e per i quali era stata prevista la sospensione fino al 20 dicembre, devono essere effettuati in un’unica soluzione entro il 22 dicembre”.
Deluse quindi le aspettative delle aziende alluvionate che speravano in una ulteriore proroga per il pagamento delle imposte statali.

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