Se n’è andato uno degli uomini-simbolo del commercio novese
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
4 Gennaio 2015
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Se n’è andato uno degli uomini-simbolo del commercio novese

Massimo Angelo Cogni, 42 anni, titolare dei noti negozi di calzature che a Novi Ligure e a Tortona portano il suo nome, si è tolto la vita sabato 3 gennaio, gettandosi nel vuoto da un viadotto dell’autostrada a Sanremo. Era l'erede di una "dinastia" partita da Serravalle Scrivia quasi un secolo fa

Massimo Angelo Cogni, 42 anni, titolare dei noti negozi di calzature che a Novi Ligure e a Tortona portano il suo nome, si è tolto la vita sabato 3 gennaio, gettandosi nel vuoto da un viadotto dell?autostrada a Sanremo. Era l'erede di una "dinastia" partita da Serravalle Scrivia quasi un secolo fa

NOVI LIGURE – Tra le tante vetrine scintillanti e pronte per il primo giorno dei saldi, in via Girardengo a Novi Ligure ieri ce n’era una che è stata quasi subito spenta in segno di lutto. Massimo Angelo Cogni [nella foto in basso], 42 anni, titolare del noto negozio di calzature che porta il suo nome, si è infatti tolto la vita sabato 3 gennaio, gettandosi nel vuoto da un viadotto dell’autostrada A10 Genova-Ventimiglia.

Il commerciante, che insieme al cugino Michele gestiva i due negozi di Novi Ligure e di Tortona in via Emilia, era profondamente legato a queste due città, non solo per motivi lavorativi: anche se residente a Novi era infatti nato a Tortona. La “dinastia” dei Cogni è però partita da Serravalle Scrivia, dove nel 1920 Ernesto apre il primo negozio di calzolaio e rivendita di calzature. Successivamente i figli Davide e Mauro proseguirono e consolidarono l’attività con l’apertura dei punti vendita di Novi Ligure (1946) e Tortona (1972), che erano poi stati affidati a Massimo e Michele.

Il negoziante novese non ha lasciato biglietti o lettere per spiegare i motivi del tragico gesto, che potrebbe essere legato a una crisi depressiva. Cogni non era sposato, non aveva figli e viveva con alcuni parenti in una villa nella zona della Maina, sulle prime colline di Novi.

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, Massimo Cogni intorno alle 8 del mattino avrebbe accostato la propria auto – una Audi A6 – in una piazzola dell’Autofiori, in provincia di Imperia, tra Taggia e Sanremo, poi avrebbe raggiunto a piedi il vicino viadotto di Cascine, nei pressi di Bussana Vecchia, avrebbe scavalcato il guardrail e la rete di recinzione nel punto più alto del ponte e si sarebbe lasciato cadere di sotto.

Alcuni automobilisti hanno telefonato al 113 segnalando la presenza di un uomo che camminava in autostrada in direzione di Genova. La polizia stradale di Imperia ha subito inviato una pattuglia per intercettarlo, ma senza trovarlo. Individuata l’auto, con le portiere chiuse e i documenti sul sedile del passeggero, hanno intuito che qualcosa di terribile era accaduto. Gli agenti della Polstrada hanno così ripercorso la carreggiata, fermandosi al primo viadotto, poco distante: guardando giù hanno individuato il cadavere dell’imprenditore novese.

Sul posto, oltre alla polizia stradale, sono intervenuti i vigili del fuoco, l’ambulanza del 118 e il personale della Adf, la società che gestisce la cosiddetta autostrada dei fiori. Per il 42enne però non c’era più nulla da fare: è deceduto all’istante, dopo un volo di circa cinquanta metri. Il cadavere del commerciante si trova ora alla camera mortuaria dell’ospedale di Sanremo, in attesa delle decisioni della magistratura imperiese.

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