Terzo Valico, il ministro si impegna: “Prima il commissario, poi il resto”
Sindaci "moderatamente ottimisti" dopo il vertice romano con Maurizio Lupi, che ha garantito la nomina a breve del nuovo commissario di governo per l'opera, dopodiché si potrà dare corso alle richieste dei Comuni. Accordo sull'utilizzo della ferrovia per il trasporto dello smarino. Ma per tutto il resto bisognerà aspettare ancora
Sindaci "moderatamente ottimisti" dopo il vertice romano con Maurizio Lupi, che ha garantito la nomina a breve del nuovo commissario di governo per l'opera, ?dopodiché si potrà dare corso alle richieste dei Comuni?. Accordo sull'utilizzo della ferrovia per il trasporto dello smarino. Ma per tutto il resto bisognerà aspettare ancora
Il ministro qualche impegno l’ha preso, come quello di individuare i 30 milioni necessari per il trasporto dello smarino con un sistema ferro-gomma (ferrovia e camion), riducendo così il traffico dei mezzi di cantiere sulla viabilità ordinaria. E ha annunciato che chiederà a Rfi e a Cociv l’accelerazione delle pratiche che questa variante comportano.
Uno dei problemi sollevati dai sindaci – che insieme al prefetto Romilda Tafuri, ai parlamentari locali e ai rappresentanti della Regione hanno partecipato all’incontro – è stato quello delle ricadute occupazionali sul territorio. Il ministro ha prospettato, a fronte del dovere di rispettare le norme sulle gare, la possibilità di studiare con i sindacati forme di accordo nazionale che indichino alcune priorità nei criteri di assunzione, da applicare poi localmente coinvolgendo le Regioni interessate.
Per il resto, però, Lupi si è tenuto le mani libere, o ha demandato ad altri. Ha chiesto infatti alla Regione Piemonte di valutare l’elenco delle “opere di accompagnamento” del Terzo Valico, con particolare attenzione alle zone a rischio idrogeologico, come il basso Pieve a Novi. Sull’eliminazione dello shunt – la bretella che dovrebbe collegare il Terzo Valico alla linea storica, tagliando in due la campagna tra Novi e Pozzolo, ha spiegato che “gli studi, le progettazioni e le attività istruttorie condotte da Cociv e da Rfi sono a buon punto”.
Dopo il vertice con Maurizio Lupi i sindaci non nascondono un “moderato ottimismo”, come ha affermato il primo cittadino novese Rocchino Muliere. “Ci aspettiamo, però, che ora arrivino i fatti”, gli ha fatto eco il collega di Voltaggio Michele Bisio.
“L’incontro è stato proficuo ed è servito a temperare, almeno in parte, le tensioni che si sono manifestate negli ultimi giorni – hanno dichiarato i senatori alessandrini Daniele Borioli e Federico Fornaro (Pd) – Tuttavia, è doveroso essere prudenti e attendere che le buone parole diventino fatti, prima di dire che i problemi sul tappeto sono stati risolti. Il primo segnale lo misureremo intorno alla fine del mese: il termine entro cui il ministro ha garantito che sarà nominato il nuovo commissario di governo”. Un incarico che potrebbe essere affidato a un esponente del territorio: in passato erano stati fatti i nomi degli ex onorevoli Franco Stradella e Mario Lovelli.
Particolare attenzione, da parte di Borioli, Fornaro e della senatrice Manuela Repetti di Forza Italia, al problema delle ricadute occupazionali, “che fino a oggi sono rimaste lettera morta”, hanno detto i due esponenti del Pd. “Seguirò la questione delicata dei pagamenti alle imprese appaltatrici, soprattutto quelle piemontesi che mi paiono essere poche e in sofferenza, affinché il progetto del Terzo Valico, anziché essere un’opportunità di sviluppo, non si ripercuota negativamente sulle imprese che vi lavorano”, ha fatto sapere Repetti.