Trattativa sociale tra sindacati e comuni: “bisogna incidere sulle scelte”
Cgil, Cisl e Uil creano una piattaforma di "trattativa sociale" per essere informati e coinvolti nelle scelte delle amministrazioni comunali. "E' necessario fare rete, per arrivare ad abbassare i costi sociali e a trovare soluzioni su fronti quali legalità, fiscalità, politiche sociali". "Dialogo e confronto, per essere coinvolti in prima linea"
Cgil, Cisl e Uil creano una piattaforma di "trattativa sociale" per essere informati e coinvolti nelle scelte delle amministrazioni comunali. "E' necessario fare rete, per arrivare ad abbassare i costi sociali e a trovare soluzioni su fronti quali legalità, fiscalità, politiche sociali". "Dialogo e confronto, per essere coinvolti in prima linea"
Quello che si vuole fare, quindi, è mettere in luce le volontà delle varie amministrazioni per intervenire, ad esempio, sul tema Isee, che con il nuovo modello vedrà un 20-30% in meno di persone avere diritto ad agevolazioni fiscali; oppure su un tema come quello dell’evasione fiscale, prendendo a modello il comune di 20 mila abitanti che ha aderito al patto Ance e che ha recuperato un credito pari ad oltre 800 mila abitanti. “Non sono più accettabili altri tagli al welfare, ora bisogna iniziare ad incidere sugli sprechi” ha spiegato Gregori. Sul territorio i tagli si fanno poi sentire soprattutto nei piccoli paesi: “meno uffici postali, meno trasporti…insomma meno servizi”. “La necessità – vista la crisi del momento – è quella di andare ad incidere nelle scelte delle amministrazioni comunali” ha aggiunto Marco Ciani, della segreteria Cisl Alessandria-Asti. Che ha spiegato come serva “una rete territoriale tra Comuni e sindacati, che diventa una rete di protezione per i cittadini”. Quello che si vuole provare a creare è un percorso condiviso con le amministrazioni comunali così da andare nella direzione di “politiche sociali più sostenibili”.
“Quello che vogliamo dire e chiedere è molto semplice – ha sintetizzato Franco Armosino della segreteria Cgil – E’ necessario mantenere risorse economiche maggiori, anche per i più deboli; arrivare a regole eque e paritarie, che portino ad utilizzare il buon senso. E poi ancora legalità, a partire dalla gestione degli appalti, attenzione all’evasione fiscale che alla fine si ripercuote solo sui più deboli”. Un particolare problema della nostra provincia a detta di Cgil Spi, Fnp Cisl Pensionati e Uil Pensionati, è proprio quello che coinvolge gli anziani: “una condotta di vita disagiata non solo per il reddito ma anche per le condizioni territoriali in cui vivono e per i servizi”. Quello che si vuole raggiungere è “una battaglia comune”, dove le trattative e le comunicazioni vengono fatte insieme e non “subite” dal sindacato, anche perché “facendo rete, le soluzioni possibili aumentano”. Fare squadra significa abbassare i costi sociali troppo alti e ottenere risultati sostenibili. L’idea delle organizzazioni sindacali è chiara: ora bisognerà vedere la reazione dei Comuni.