In esposizione i quadri di don Paolo Ponta, il prete pittore
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
23 Maggio 2015
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In esposizione i quadri di don Paolo Ponta, il prete pittore

La figura del celebre prete-pittore, morto a Novi nel 1999 all’età di quasi cento anni, sarà ricordata nella prima retrospettiva a lui dedicata, che sarà inaugurata sabato 23 maggio alle 17.00 alla galleria PagettoArte di via Girardengo 85-87 (apertura fino al 29 giugno)

La figura del celebre prete-pittore, morto a Novi nel 1999 all?età di quasi cento anni, sarà ricordata nella prima retrospettiva a lui dedicata, che sarà inaugurata sabato 23 maggio alle 17.00 alla galleria PagettoArte di via Girardengo 85-87 (apertura fino al 29 giugno)

NOVI LIGURE – “Grazie alla pittura sono un parroco ricchissimo”. Lo disse al vescovo di Tortona don Paolo Ponta, in occasione delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale. Tutto vero: non solo e non tanto in termini materiali (sebbene, grazie ai collezionisti che amavano i suoi quadri, don Ponta poté fare tantissimo per la chiesa e per la comunità di Sarizzola), quanto in termini spirituali.

La figura del celebre prete-pittore – morto a Novi nel 1999 all’età di quasi cento anni – sarà ricordata nella prima retrospettiva a lui dedicata, che sarà inaugurata oggi, sabato 23 maggio, alle 17.00 alla galleria PagettoArte di via Girardengo 85-87 (apertura fino al 29 giugno). Organizzata dall’associazione culturale NoviInTerzaPagina e curata dal critico d’arte e docente Roberto Bergaglio, la mostra costituirà il primo omaggio postumo a don Ponta.

“Lo classificherei come “l’ultimo dei naturalisti” – spiega Bergaglio – Faceva parte di quella schiera di persone che ha goduto delle bellezze del paesaggio prima che la mano dell’uomo lo trasformasse completamente. Don Ponta ha interpretato la natura con freschezza e con capacità visiva innata. Il suo amore per la natura si è tradotto in soggetti facili, immediati, ma non per questo banali”.
Per don Ponta, dipingere era gesto innato: le sue pennellate veloci, gestuali, si notano bene sulla tela quando i quadri vengono osservati da vicino, ma a qualche passo di distanza scompaiono e lasciano il posto a contorni ben definiti, a soggetti netti.

[nella foto, Roberto Bergaglio e Nicolò Pagetto]

Il servizio completo sul Novese in edicola fino a mercoledì 27 maggio.

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