Il Derthona a Calabria; sarà allenatore e direttore sportivo
Presentato ieri in conferenza il nuovo tecnico del leoncelli, che ricoprirà anche il ruolo di direttore sportivo. "Ho sposato questo progetto pur non sapendo in quale categoria allenerò"
Presentato ieri in conferenza il nuovo tecnico del leoncelli, che ricoprirà anche il ruolo di direttore sportivo. "Ho sposato questo progetto pur non sapendo in quale categoria allenerò"
Già, il nome del Derthona. Parte proprio da lì il neo mister per spiegare la sua scelta: “Tortona ed il Derthona sono un’ottima piazza per fare calcio – dice Carlo Calabria – perchè sono una zona dove c’è tradizione calcistica; ricordo che ancora quando giocavo a calcio io il basso Piemonte era famoso per essere una zona dove si faceva calcio vero, con Alessandria, Casale, Pro Vercelli, Derthona… indubbiamente il fascino della maglia e di una società vecchia più di cent’anni uno lo subisce. Tant’è che ho sposato questo progetto pur non sapendo in quale categoria mi toccherà allenare: ovviamente poter essere ripescati nell’Interregionale darebbe un prestigio maggiore alla nostra annata, ma sono convinto che anche in Eccellenza qui si possa fare buon calcio e puntare ad una stagione da protagonisti. Sono uno ambizioso, e forse a volte questa caratteristica viene scambiata per presunzione, ma a me piace giocare per vincere.” Il rapporto fra lui e Sonzogni non è un colpo di fulmine estivo, ma è un accordo nato piano piano durante la scorsa stagione: “Ci siamo incontrati da avversari alla prima giornata di campionato ed abbiamo strappato un punto importantissimo con una doppietta di Gagliardi giocando una buona partita con otto esordienti in categoria. Poi abbiamo infilato risultati importanti come il 2-1 con il Chieri, l’1-1 con il Borgosesia e il 4-1 in rimonta al Cuneo che poi ha vinto il campionato; Sonzogni è venuto a seguire qualche allenamento, poi mi ha contattato e mi ha proposto di lavorare qui a Tortona dalla prossima stagione ed in queste situazioni io vado a nozze. Non sono uno che chiama o che si propone per allenare perchè quando sei stato tu ad insistere per allenare poi generalmente arrivano ingerenze da parte della dirigenza, che ti portano a compromessi dai quali nascono conseguenze che tu puoi solo accettare. Non ho un carattere facile in questo senso, quando mi rendo conto che non ci sono risultati e che ci stiamo solo sopportando a vicenda sono il primo a volermene andare.”
Le prime richieste alla società, nella doppia veste di tecnico e Direttore Sportivo quali sono state? “Intanto vorrei precisare che indipendentemente dalla categoria l’allenatore sarò io e non capisco da dove siano nate certe informazioni errate, poi ovviamente porterò con me il mio staff per aiutarmi nella gestione ma la scelta dei giocatori e di tutto quello che succede in campo è una mia competenza e una mia responsabilità. In accordo con il DG Balsamo visioneremo tutti i giocatori attualmente ancora tesserati con il Derthona, anche quelli delle leve delle giovanili che possono essere utili alla causa perchè so che dal settore giovanile può arrivare un grande contributo. Poi, quando a metà luglio sapremo la categoria in cui saremo assegnati, valuteremo come completare la squadra in eventuali settori in cui dovessimo essere scoperti. Per ora non ha senso parlare di moduli o di formazioni, aspettiamo le decisione della LND e poi agiremo di conseguenza.”
Quale sarà il ruolo di Balsamo e Sonzogni in questa stagione? “Alla dirigenza chiedo solo di poter lavorare in un ambiente sereno e che non abbia nessun tipo di intromissioni esterne, fosse anche solo a livello di pettegolezzi. Non mi interessa sapere cosa è successo nel passato, ma il presidente mi ha assicurato che in questa stagione farà il possibile perchè tutto fili liscio ed io debba preoccuparmi solo della gestione delle squadra e so che è una persona affidabile. Ha già investito molto nel Derthona la scorsa stagione ed ora si accinge ad iniziare un percorso di risanamento della situazione finanziaria societaria che non ha precedenti nel calcio italiano: trovo che alcune critiche nei suoi confronti siano ingiuste perchè se è vero che il risultato sportivo non è stato all’altezza, è altrettanto vero che lui ha fatto molto più di quanto ci si sarebbe potuto aspettare da una persona all’esordio in un mondo difficile come quello del calcio.”