Velo Ok: cosa c’è dietro le colonnine arancioni?
Quanto costano? Possono fare le multe? È vero che il ministero li ha vietati? Servono a qualcosa? Una cosa è sicura: i totem arancioni installati due settimane fa a Novi Ligure in via Raggio e in via Mazzini hanno sollevato un mare di polemiche.
Quanto costano? Possono fare le multe? È vero che il ministero li ha vietati? Servono a qualcosa? Una cosa è sicura: i totem arancioni installati due settimane fa a Novi Ligure in via Raggio e in via Mazzini hanno sollevato un mare di polemiche.
Complici alcune circolari ministeriali scritte in burocratese, in passato si era anche diffusa la voce che i totem fossero illegali.
La realtà è molto più complessa e la difficoltà nasce dal fatto che il codice della strada non li prevede, ma neppure li vieta. “Non si tratta di segnaletica stradale da approvare od omologare, ma unicamente di contenitori da destinare alla protezione degli apparecchi di controllo della velocità, anche in un sistema di rotazione programmato“, scrive il ministero. I Velo ok “non possono essere utilizzati come segnaletica in quanto non previsti dal regolamento, ma comunque la loro collocazione fissa non richiede l’utilizzo continuativo e la presenza degli apparecchi di controllo al loro interno“.
Un altro aspetto critico riguarda il prezzo dei box arancioni. “Le iene” aveva denunciato il costo spropositato dei manufatti. Qui da noi le cose sembrano essere molto differenti. Poche settimane fa il Comune di Villalvernia, ad esempio, ha noleggiato sette Velo ok da una ditta di Valenza. Il noleggio di ciascun totem costerà alle casse del municipio 40 euro al mese. Siamo ben lontani dalle cifre che giustamente avevano destato scandalo.
Novi Ligure, per ora, non ha ancora sborsato nulla. “Questa è una fase sperimentale – spiega il comandante della polizia municipale Armando Caruso – e gli apparati ci sono stati forniti gratuitamente. Decideremo il da farsi al termine del periodo di prova, in relazione ai risultati ottenuti sul fronte della sicurezza”.
L’idea, più che multare gli automobilisti, è quella di puntare sull’effetto di deterrenza psicologica. Vedi lo scatolone arancione, non sai se dentro c’è l’autovelox e rallenti. Ma questo effetto psicologico funziona davvero? Dati validi universalmente non ce ne sono. Dipende: è inutile posizionarli, ad esempio, se tutti gli abitanti della zona sanno che il Comune non possiede un autovelox, e dunque non può fare le multe. A Novi, i vigili l’autovelox ce l’hanno (e hanno anche acquistato di recente un flash per usarlo di sera: automobilista avvisato…)
Il servizio completo sul Novese e sull’Ovadese in edicola fino a mercoledì 15 luglio.