Infermieri in rivolta: “Manifesto offensivo, il Pd chieda scusa”
Non si placa la polemica sui manifesti che il Partito Democratico della zona del novese ha realizzato per protestare contro il trasferimento del magazzino ospedaliero: il collegio degli infermieri della provincia di Alessandria si è rivolto a un legale per ottenere la rimozione delle affissioni contestate
Non si placa la polemica sui manifesti che il Partito Democratico della zona del novese ha realizzato per protestare contro il trasferimento del magazzino ospedaliero: il collegio degli infermieri della provincia di Alessandria si è rivolto a un legale per ottenere la rimozione delle affissioni contestate
Le scuse dell’estensore materiale del manifesto – il coordinatore del Pd di Vignole Borbera Luigi Perri – non sono bastate. E così, mentre l’altro ieri è arrivata via comunicato stampa la protesta del Partito Democratico di Tortona, oggi è la volta degli avvocati. L’Ipasvi, il collegio degli infermieri della provincia di Alessandria, l’ente di diritto pubblico che riunisce tutti i lavoratori del settore, ha chiesto ufficialmente al Pd di rimuovere i manifesti già affissi.
“Sui manifesti viene rappresentata una apparente infermiera in abiti discinti, che, con fare equivoco, segue una ambulanza, tenendo in mano una lunga siringa – scrive un legaler per conto dell’Ipasvi – Si tratta di manifesti che sono offensivi per tutti gli infermieri e che, oltre a gettare discredito sulla categoria, generano nel pubblico erronee convinzioni sulle competenze di questi professionisti, dimostrando quanto l’estensore del manifesto ignori completamente che l’infermiere è tenuto per legge ad erogare l’assistenza infermieristica, dopo avere seguito un percorso di studi universitario, al termine del quale, per esercitare la sua professione, deve iscriversi in un apposito albo, ed è soggetto al potere disciplinare dell’Ipasvi, in caso di violazioni deontologiche o di norme di legge”.
“L’utilizzo dell’immagine offensiva appare, poi, del tutto gratuito, con riguardo alla protesta, considerato che non rende il messaggio più efficace, ma, se mai, lo sminuisce”. Al Pd, gli infermieri della provincia chiedono di rimuovere i manifesti incriminati e di formulare pubbliche scuse.