Primi 4 mesi dell’anno: “febbre della crisi” ancora alta, ma in continuo miglioramento
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Primi 4 mesi dell’anno: “febbre della crisi” ancora alta, ma in continuo miglioramento

E' il 4° rapporto 2016 sulla Cassa integrazione redatto dalla Uil a mostrare dati in netto miglioramento per il mese di aprile, a confronto con il mese precedente, ma anche con l'anno 2015. Una "febbre della crisi" del mondo occupazionale ancora alta, ma alla quale Alessandria sembra "reagire bene", con ore di cassa in diminuzione

E' il 4° rapporto 2016 sulla Cassa integrazione redatto dalla Uil a mostrare dati in netto miglioramento per il mese di aprile, a confronto con il mese precedente, ma anche con l'anno 2015. Una "febbre della crisi" del mondo occupazionale ancora alta, ma alla quale Alessandria sembra "reagire bene", con ore di cassa in diminuzione

 ECONOMIA – La luce in fondo al tunnel della crisi sembra iniziare ad accendersi, almeno per Alessandria. Se la regione Piemonte segna un aumento delle ore di cassa integrazione(+ 14,5% del 2015) rispetto la media nazionale dove scende del 2,4%, la provincia alessandrina nel quarto mese dell’anno, aprile 2016, ha risposto bene alla “febbre della crisi”. In totale – in Regione – i lavoratori interessati sono stati, mediamente, 57.397, in aumento di più di 7 mila unità rispetto al primo quadrimestre del 2015. Torino (con 31.447.524 ore richieste) si conferma la provincia più cassaintegrata d’Italia, seguita da Roma e Milano. Il Piemonte è al secondo posto tra le regioni, dopo la Lombardia.

E Alessandria? Va controcorrente? I numeri di ore di cassa integrazione – ordinaria, straordinaria e in deroga – sono in diminuzione sia dal confronto con il mese di marzo 2016, sia con l’intero anno 2015. Il confronto tra i due mesi dell’anno in corso segna un -60%, passando dalle 660.200 mila ore totali di marzo alle 264.225 di aprile 2016. Un miglioramento che si riscontra soprattutto nella cassa integrazione straordinaria, passata da 512.732 ore autorizzate di marzo alle 170.000 di aprile. Grossa differenza tra i due mesi anche per la cassa in deroga, scesa vertiginosamente a 383 ore rispetto alle 15.700 di marzo.

Se il confronto lo si fa invece con l’anno scorso, il 2015, la differenza tra i due primi quadrimestri segna un -45,5%. E infatti le ore complessive sono quasi dimezzate: dai 3 milioni di ore del 2015 ad un milione 760 dello stesso periodo del 2016. Un miglioramento su tutte e tre le voci, cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga, ma con percentuali più rilevanti per la ordinaria e per quella in deroga che segnano rispettivamente un -76,6% e un – 74,6%, passando dalle 981 mila ore di ordinaria a 229 mila; così come la cassa integrazione in deroga ha visto nel 2015 346 mila ore autorizzate che sono diventate 88 mila in questi primi mesi del 2016.

In generale le richieste di cassa integrazione si concentrano nel settore dell’industria, ma in Piemonte questo dato muta nel mese di aprile, con un -44,4%. Tra le variazioni per settore, seguono il commercio (-49,4%), l’artigianato (-70%) e l’edilizia (-4,3%). Tra le motivazioni che stanno alla base di questa riduzione di ore di cassa al Nord, e anche qui in provincia di Alessandria, c’è -a fare da contraltare- l’incremento nel Centro Italia con un +33,6%.

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