Allarme gelo sulle vigne: un’altra lunga notte è passata
Danni ingenti nell'Ovadese per le temperature rigide degli ultimi giorni. Resistono meglio le viti più vecchie. Ma la produzione subirà tagli significativi
Danni ingenti nell'Ovadese per le temperature rigide degli ultimi giorni. Resistono meglio le viti più vecchie. Ma la produzione subirà tagli significativi
“Non va molto meglio tra Rocca Grimalda e Castelletto d’Orba, zone da sempre vocate al Dolcetto. Le vigne delle parti basse sono quasi del tutto compromesse. Salendo verso la sommità delle colline qualcosa si è salvato. “Il danno è importante, inutile nasconderlo. “Dobbiamo sperare – afferma Marco Tacchino di “Forti del Vento – che le viti ricaccino ma è davvero dura. D’altronde noi siamo un’azienda naturale. E dobbiamo saper accettare quel che la natura porta. Voglio rimanere ottimista: produrremo meno ma lo faremo con la stessa qualità”.
“Hanno resistito le vigne più vecchie – aggiunge Lidia Carbonetti dell’azienda Rocco di Carpeneto – Quindi Dolcetto e Barbera hanno subito danni margianali. Sono invece compromesse Albarossa e Nebbiolo”. A Montaldo Bormida sembra essere andata meglio. “Chi ha le vigne in alto – spiega Giuseppe Ravera di Cà del Bric – s’è salvato. L’esposizione all’aria ha preservato le vigne. Nel mio caso posso dire di essere stato fortunato, il danno sarà attorno a un 10%. Ma forse qui le temperature sono state meno rigide”.