Linea Novi-Tortona, quattro anni di stop per i lavori del Terzo Valico
La circolazione dei treni sarà interrotta prima sul tratto Pozzolo-Rivalta e successivamente sul tratto Rivalta-Tortona. Il blocco prenderà il via nell'agosto del 2017 e andrà avanti fino al dicembre del 2021 causando più di quattro anni di disagi ai pendolari della zona di Novi diretti a Pavia e a Milano
La circolazione dei treni sarà interrotta prima sul tratto Pozzolo-Rivalta e successivamente sul tratto Rivalta-Tortona. Il blocco prenderà il via nell'agosto del 2017 e andrà avanti fino al dicembre del 2021 causando più di quattro anni di disagi ai pendolari della zona di Novi diretti a Pavia e a Milano
NOVI LIGURE – Quattro anni di chiusura per la linea ferroviaria Novi-Tortona. Per i lavori di raddoppio dei binari e di interconnessione con il Terzo Valico, infatti, si renderà necessario interrompere la circolazione dei treni prima sul tratto Pozzolo-Rivalta e successivamente sul tratto Rivalta-Tortona. Il blocco prenderà il via nell’agosto del 2017 e andrà avanti fino al dicembre del 2021 causando quattro anni di disagi ai pendolari della zona di Novi diretti a Pavia e a Milano.
La chiusura scatterà il 6 agosto. Fino al 2019 si lavorerà nel tratto compreso tra Pozzolo Formigaro e Rivalta Scrivia, poi toccherà a quello tra Rivalta e Tortona. Più di quattro anni, quindi, durante i quali i pendolari novesi diretti a Voghera, Pavia e Milano «dovranno usufruire di un servizio di autobus sostitutivi con modalità ancora tutte da definire», spiega Andrea Pernigotti [nella foto], presidente dell’Apn.

La settimana prossima è prevista una seconda riunione a Milano presso gli uffici di Trenord, la società ferroviaria che gestisce i convogli della Novi-Milano. Da lì dovrebbero uscire i primi provvedimenti operativi per l’organizzazione dei bus sostitutivi.
Allo studio, tra l’altro, c’è la limitazione a Tortona o la deviazione verso Alessandria di tre regionali Trenord che attualmente partono da Milano Centrale e arrivano a Novi Ligure. Altri quattro treni della Arquata-Milano potrebbero effettuare fermate straordinarie a Villalvernia o Cassano Spinola (ma qui andrebbe riattivata la stazione) per accorciare il percorso dei bus sostitutivi in partenza da Novi e Pozzolo.
«Alla riunione di Milano l’amministrazione comunale sarà a fianco dei pendolari – garantisce l’assessore ai Trasporti Simone Tedeschi – Ci aspettiamo che vengano forniti servizi sostitutivi adeguati e faremo tutto quanto è in nostro potere per far sì che le cose vadano per il verso giusto».
«Dopo l’incontro con Trenord convocheremo un’assemblea di tutti i pendolari novesi per fare il punto della situazione», spiega Pernigotti. «Insieme ad Assoutenti metteremo in campo tutte le azioni necessarie per garantire ai pendolari diretti a Pavia e Milano di avere un servizio efficiente e dignitoso».
La linea Novi-Tortona, lungo poco meno di 22 chilometri, fu inaugurata nel 1858. Dal 1867, con il completamento della linea Milano-Pavia-Voghera, Novi divenne una delle più importanti stazioni ferroviarie lungo la Milano-Genova. Con l’apertura nel 1916 della tratta Tortona-Arquata, più rapida, cominciò a perdere importanza per il traffico passeggeri. Un secolo dopo, nel 2012, fu retrocessa a linea a bassa frequentazione con il conseguente abbandono da parte di Trenitalia: oggi continuano a operare solo i convogli di Trenord lungo la direttrice Arquata-Novi-Tortona-Milano.