Alluvione 1977: la tragedia che ha cambiato tutti
Il 7 ottobre di quarant'anni fa il maltempo colpì Piemonte e Liguria coinvolgendo anche la nostro porzione di territorio in una scia di morte e devastazione
Il 7 ottobre di quarant'anni fa il maltempo colpì Piemonte e Liguria coinvolgendo anche la nostro porzione di territorio in una scia di morte e devastazione
– Sono trascorsi 40 anni dalle terribili giornate del 6 e 7 ottobre 1977, quando acqua e frane colpirono durissimo Liguria e basso Piemonte, portandosi via 15 vite. La furia della pioggia, quella che oggi chiameremmo “bomba d’acqua”, sconvolse una fascia enorme, stimata in 800 kmq, della nostra provincia, da Gavi a Serravalle a Tortona, e ancora verso Ovada ed Acqui, toccando anche la zona di Alessandria. Una media di trecento millimetri di pioggia caddero nella notte tra il 6 e il 7 ottobre, con un picco massimo in alta val d’Orba di 480 mm, con conseguente piena dei fiumi e dei torrenti e centinaia di frane e smottamenti. Case abbattute, strade sconvolte, fabbriche invase da fango e acqua, opere pubbliche fuori uso, l’agricoltura in crisi. Ma soprattutto tante, troppe vittime: ben undici.
Infine la piena si portò via due giovani: il 24enne Alfredo Dogali di Cassinelle e il 25enne di Novi Giuseppe Traverso, travolti nelle loro auto dalla piena dell’Orba presso il lido di Predosa. Rimasero sorpresi dalla piena, che arrivò a passare sulla strada e li bloccò nelle auto. Non furono veloci a scendere e un’ondata se li portò via. Vennero poi ritrovate le loro auto, ma fino ad oggi non si è potuta dare sepoltura ai loro corpi. Nel comprensorio di Alessandria furono 120 i comuni colpiti dall’alluvione e i danni furono valutati oltre cento di miliardi di lire. A Gavi, il letto del fiume si abbassò di ben 5 metri e la collina del forte crollò in parte sull’abitato: fu solo per miracolo se non vi furono vittime anche lì.
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Il “Novese” di allora ci dà una conta dei danni paese per paese: “Ad Arquata Scrivia, numerose frane interessano 15 abitazioni e quattro strade sono interrotte. A Cassano, alcuni edifici sono pericolanti e il castello presenta una larga crepa, tre case evacuate. A Capriata è crollato il ponte sull’orba, una parte del paese è isolato e senza acqua. A Stazzano evacuate 4 abitazioni, a San Cristoforo uan frana minaccia 15 case, la provinciale è franata e manca l’acqua. La val Borbera è isolata da una frana a Cantalupo, ma i maggiori danni si concentrano a Gavi e Serravalle. A Gavi sono molte le abitazioni crollate a seguito dello scivolamento della collina del forte, nella frazione Alice un torrente ha cambiato corso e l’uva che attendeva di essere vendemmiata è sparita. A Serravalle è bloccata la linea ferroviaria e la strada verso Arquata dalla frana di Villa Armanina, 100 persone sono state evacuate e 40 non hanno più la casa”.