Lupi e Appennino Piemontese: sono tre i branchi documentati
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Lucia Camussi - l.camussi@ilnovese.info  
15 Ottobre 2017
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Lupi e Appennino Piemontese: sono tre i branchi documentati

Sono probabilmente tre i branchi di lupi presenti sull'Appennino Piemontese. È uno dei dati emersi durante il doppio appuntamento di Rocchetta Ligure, organizzato dall'ente di gestione delle Aree Protette dell'Appennino Piemontese

Sono probabilmente tre i branchi di lupi presenti sull'Appennino Piemontese. È uno dei dati emersi durante il doppio appuntamento di Rocchetta Ligure, organizzato dall'ente di gestione delle Aree Protette dell'Appennino Piemontese

ROCCHETTA LIGURE – Sono probabilmente tre i branchi di lupi presenti sull’Appennino Piemontese. È uno dei dati emersi durante il doppio appuntamento di venerdì 29 settembre a Rocchetta Ligure, organizzato dall’ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese. Francesca Marucco, coordinatore tecnico scientifico-project technical manager del Progetto Life WolfAlps del Centro di Referenza Grandi Carnivori dell’ente di gestione Aree protette delle Alpi Marittime.

Dal 2004 al 2012 l’ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino Piemontese ha partecipato, in collaborazione con altri enti con competenze di tutela e gestione della biodiversità, al Progetto Lupo Piemonte, monitorando i branchi presenti e partecipando alla raccolta di dati scientifici nel contesto territoriale dell’Appennino alessandrino.

Questo progetto ha permesso di ottenere informazioni fondamentali circa la consistenza qualitativa e il tasso di sopravvivenza del lupo in Piemonte, inclusi i territori appenninici. Al temine del progetto, nel 2012, l’Appennino piemontese non è più stato oggetto di un monitoraggio standardizzato a livello regionale; il monitoraggio tramite scat trails (raccolta escrementi per analisi genetica) e snow tracking (tracciatura su neve), nonché la raccolta di campioni di tessuto su individui rinvenuti morti, è tuttavia proseguito anche dopo il 2012, in modo autonomo da parte delle Aree protette dell’Appennino Piemontese, al fine di ottenere informazioni di minima, seppur parziali, della composizione dei branchi soprattutto nell’area di Capanne di Marcarolo e Alta Val Borbera.

L’intenzione è quella di riprendere il monitoraggio, insieme a Carabinieri della Forestale, Provincia di Alessandria e il Cai di Novi, e organizzare un corso di formazione entro la fine dell’anno.

L’incontro delle 21.00, al quale hanno preso parte circa 200 persone, era incentrato sull’illustrazione dei lavori di monitoraggio di questo animale così affascinante.

Sulle Alpi italiane nel 2015-2016, sono documentati 31 branchi, 8 coppie e 5 individui solitari, per un totale di minimo 188 lupi; di questi, il nucleo “storico” e più consistente della popolazione si trova in Piemonte, dove, per lo stesso periodo, è documentata la presenza di 27 branchi, 6 coppie e 1 individuo solitario stabile, per un totale di minimo di 151 lupi. La maggior parte dei lupi presenti è stata campionata in provincia di Cuneo, dove nel 2016-2017 sono stati documentati 17 branchi e 3 coppie per un totale di minimo 101 lupi, e a seguire nella provincia di Torino, con 10 branchi e 3 coppie per un totale di minimo 46 lupi (considerando anche il branco documentato in Val Soana dal Parco nazionale del Gran Paradiso). Nel nord del Piemonte, nelle province di Biella, Vercelli, Verbano-Cusio-Ossola e Novara, è documentata la presenza di individui solitari stabili e di passaggio, ma non di branchi. Sull’Appennino Piemontese invece si stima la presenza di 3 branchi.

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