Trasportatori in sciopero, blocco ad Arquata. Lunedì a Novi e Tortona
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Irene Navaro - irene.navaro@alessandrianews.it  
27 Ottobre 2017
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Trasportatori in sciopero, blocco ad Arquata. Lunedì a Novi e Tortona

Manifestazione e qualche disagio per il traffico oggi ad Arquata Scrivia dove i lavoratori del settore trasporto si sono fermati per lo sciopero nazionale del comparto. I lavoratori chiedono il rinnovo del contratto nazionale. Lo sciopero prosegue fino a martedì. Lunedì presidi a Novi e Rivalta

Manifestazione e qualche disagio per il traffico oggi ad Arquata Scrivia dove i lavoratori del settore trasporto si sono fermati per lo sciopero nazionale del comparto. I lavoratori chiedono il rinnovo del contratto nazionale. Lo sciopero prosegue fino a martedì. Lunedì presidi a Novi e Rivalta

ARQUATA SCRIVIA – Manifestazione e qualche disagio per il traffico oggi ad Arquata Scrivia dove i lavoratori del settore trasporto si sono fermati per lo sciopero nazionale del comparto.
I lavoratori chiedono il rinnovo del contratto nazionale.
“Sono ormai 22 mesi che il contratto è in attesa di rinnovo – spiega Giancarlo Topino, segretario provinciale di Filt Cgil – Le proposte avanzate dalla parte datoriale sono inaccettabili”. Tra queste c’è la cancellazione delle tredicesime e l’eliminazione di due giornate di riposo.
Lo sciopero proseguirà lunedì 30 e martedì 31 ottobre, per il trasporto merci e logistica, con presidi annunciati a Novi Ligure nella zona dello stabilimento Ilva, a Rivalta Scrivia presso l’interporto e alla raffineria di Sannazzaro de Burgondi. Un quarto presidio potrebbe essere allestito a Serravalle Scrivia, alla rotonda del casello autostradale.

I sindacati Filt, Fit e Uiltrasporti chiedono inoltre più garanzie in tema di continuità occupazionale quando ci sono di mezzo gli appalti. “I datori di lavoro vogliono abbassare il valore delle attuali indennità, a partire da quella di trasferta per la quale hanno richiesto un sostanziale dimezzamento – dicono Filt, Fit e Uiltrasporto – Inoltre vorrebbero rendere precari istituti contrattuali ora certi come la quattordicesima e gli scatti di anzianità”.
“Non accettiamo – concludono i sindacati – di procedere al rinnovo del contratto nazionale senza un incremento salariale per i lavoratori”.

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