Case della Salute, in provincia quattro sono già attive
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Lucia Camussi - l.camussi@ilnovese.info  
10 Dicembre 2017
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Case della Salute, in provincia quattro sono già attive

La Casa della Salute sta diventando una realtà ad Arquata Scrivia e il Comune e l'Asl hanno deciso di organizzare una serata per dare informazioni e chiarimenti ai cittadini. Oltre ad Arquata, in provincia sono tre le strutture attive, a Moncalvo, Castellazzo Bormida e Castelnuovo Scrivia [AGGIORNAMENTI]

La Casa della Salute sta diventando una realtà ad Arquata Scrivia e il Comune e l'Asl hanno deciso di organizzare una serata per dare informazioni e chiarimenti ai cittadini. Oltre ad Arquata, in provincia sono tre le strutture attive, a Moncalvo, Castellazzo Bormida e Castelnuovo Scrivia [AGGIORNAMENTI]

ARQUATA SCRIVIA – [INCONTRO RIMANDATO A DATA DA DESTINARSI]

La Casa della Salute sta diventando una realtà ad Arquata e il Comune e l’Asl alessandrina hanno deciso di organizzare una serata per dare informazioni e chiarimenti ai cittadini

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Lunedì 11 dicembre, alle ore 21.00, la sala Juta (via Bruno Buozzi) ospiterà l’incontro “La casa della salute”. Dopo il saluto dell’amministrazione comunale, Orazio Francesco Barresi, direttore del distretto di Novi Ligure, presenterà il progetto, mentre Giovanni Patri interverrà in rappresentanza dei medici di medicina generale. L’incontro è aperto alle domande dei cittadini, per chiedere chiarimenti sui servizi attivi.

La struttura di Arquata è già attiva, insieme a quelle di Castellazzo Bormida, Moncalvo e Castelnuovo Scrivia.

Il piano, varato alla fine dello scorso anno dalla Regione Piemonte, ha già portato nel 2017 all’apertura di 44 case della salute in tutto il Piemonte, 31 di queste attraverso il potenziamento o la riconversione di strutture esistenti, 13 con l’attivazione di nuove realtà.

“Incomincia a prendere corpo il progetto di creare una rete di punti di riferimento fuori dagli ospedali per i malati cronici, i pazienti non gravi, i cittadini che hanno necessità di una prestazione sanitaria o assistenziale che non richiede l’accesso al pronto soccorso”, ha spiegato di recente l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta.

“Entro il 2018 – ha precisato – riusciremo ad aprire altre 33 nuove strutture, fra 13 potenziamenti e riconversioni e 20 nuove attivazioni”. Alla fine di marzo l’assessorato regionale alla Sanità effettuerà un primo monitoraggio dei risultati ottenuti.

L’obiettivo della Regione Piemonte è creare centri attrezzati e aperti lungo tutto il corso della giornata, in cui sono ospitati medici di base e pediatri, l’assistenza infermieristica, l’assistenza specialistica con percorsi di cura per patologie croniche, gli ambulatori vaccinali, i consultori familiari. All’interno, una volta completata la rete, vi lavoreranno circa un migliaio di operatori tra infermieri, medici di famiglia, pediatri, specialisti, Oss, tecnici e amministrativi.

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