La resistenza dei tremila no vax in provincia: ultima chiamata, poi la sanzione
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G. P. - redazione@alessandrianews.it  
14 Maggio 2018
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La resistenza dei tremila no vax in provincia: ultima chiamata, poi la sanzione

Ci sono gli stranieri difficili da reperire ma soprattutto i convinti che non vogliono far vaccinare i figli, nonostante la legge. Sarebbero tremila in provincia, 900 nell'area Alessandria-Valenza. anche i medici non mollano e sono pronti a incontrarli di nuovo

Ci sono gli stranieri difficili da reperire ma soprattutto i convinti che non vogliono far vaccinare i figli, nonostante la legge. Sarebbero tremila in provincia, 900 nell'area Alessandria-Valenza. anche i medici non mollano e sono pronti a incontrarli di nuovo

 SALUTE – Grazie all’obbligatorietà delle vaccinazioni e alla minaccia di non far andare a scuola i bambini “aggiornati”,  in Piemonte si è tornati a livelli di copertura oltre il 95%.
La legge entrata in vigore a luglio non senza critiche per il poco tempo a disposizione aveva infatti lasciato dubbi e adito ad interpretazioni su come attuarla, oltre alle polemiche da chi per motivi ideologici aveva disobbedito – e lo fa tutt’ora – . Ad ogni modo la campagna vaccinazioni non è ancora finita.
Nonostante l’Asl Alessandria avesse spedito ben 7 mila lettere alle famiglie che ad ottobre risultassero ancora inadempienti, il lavoro dei medici non è ancora concluso. A marzo 2018 la metà di quei settemila risultava ‘convinto’ e vaccinato. Una parte dei 3.500 rimanenti risulta irraggiungibile per vari e banali motivi di residenza.IN base ai dati degli uffici vccinazioni, resisterebbero in provincia di Alessandria almeno 2.500/3.000 convinti no vax che hanno volontariamente impedito che i pargoli si vaccinassero. Nel distretto di Alessandria/Valenza sarebbero 900. C’è però una parte residuale di chi ha voluto attendere per reali controindicazioni, come situazioni di deficit immunitario del bambino.

Niente targhe, siamo stranieri. Per molti non italiani si è presentato un reale problema di reperibilità: molti cambiano di frequente i numeri di cellulare, vivono all’estero ma risulta ancora la residenza qui (in questo caso non rappresentano motivo di contagio), o semplicemente domiciliano altrove. “Tante raccomandate sono tornate indietro perché il postino non trovava il nome sul campanello”, spiegano all’Asl. Posto giusto, ma nessun nome in cassetta. Una volta spiegata la situazione, i genitori stranieri – forse anche per paura di sanzioni e ripercussioni sul soggiorno – hanno accettato di buon grado la vaccinazione, giustificando il ritardo solo con problemi di reperibilità o di comprensione delle norme. 

Secondo round. Da poche settimane è partito il secondo giro di consultazioni e colloqui con le famiglie, che proseguiranno a ritmo serrato a tal punto che si calcola di sospendere una settimana al mese le vaccinazioni per permettere ai medici di poter far fronte a tutti gli appuntamenti. Dopo questa seconda chiacchierata di un quarto d’ora se i genitori non si saranno convinti, verranno definitivamente dichiarati inadempienti, pertanto scatteranno le sanzioni. Da 100 a 500 euro di multa per ogni figlio che va alla scuola dell’obbligo e porte sbarrate degli asili, baby parking, asili privati. Non vale per strutture pubbliche o private di aggregazione infantile (piscine, oratori, centri sportivi…) poiché l’esposizione non è ritenuta così prolungata da considerarla una minaccia).

Medici vs Presidi. Il divieto di far entrare bambini non vaccinati negli asili sarebbe già stato in vigore da settembre, ma nella pratica non è successo. La competenza di non ammetterli è del dirigente scolastico, dopo essere stato informato dai dottori. Ma tra dubbi, incertezze, vuoti legislativi e quieto vivere, si è preferito aspettare la proroga e la proroga della proroga, in questo limbo normo-procedurale, in attesa di  capire quale fosse la consuetudine da seguire senza penalizzare troppo le famiglie.

Minacce sui social. In un solo caso conosciuto all’Asl, un no vax incallito ha postato su Facebook il filmato in cui inveiva contro i medici che gli avevano recapitato la missiva. Il tono era così minaccioso che il medico vaccinatore ha addirittura sporto denuncia

Fake news. I Medici stanno facendo contro-campagna per arginare le fake news in rete. Il presidente dell’Ordine dei Medici di Alessandria Mauro Cappelletti è durissimo: “Mi viene detto: non sono un medico, ma sono una mamma… come se la scienza fosse interpretabile. Rifiutare la medicina è assolutamente ridicolo come curarsi il cancro con il bicarbonato”

 

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