“Sul Terzo Valico silenzio surreale in Provincia”
La Cgil vuole riaprire il dibattito su infrastrutture e Terzo Valico. Il segretario nazionale di categoria domani sui cantieri con la segreteria nazionale. "Aziende appaltatrici in difficoltà? Si proceda con i subentri". "Gli investimenti sulle infrastrutture non sono alternativi alle manutenzioni. Vanno fatti entrambi"
La Cgil vuole riaprire il dibattito su infrastrutture e Terzo Valico. Il segretario nazionale di categoria domani sui cantieri con la segreteria nazionale. "Aziende appaltatrici in difficoltà? Si proceda con i subentri". "Gli investimenti sulle infrastrutture non sono alternativi alle manutenzioni. Vanno fatti entrambi"
Si è parlato di sviluppo e grandi opere in generale nell’incontro organizzato nella sede della Camera del Lavoro di Alessandria, prima tappa del tour di Genovesi e Colla, che domani saranno nei cantieri, in parte fermi, dell’Alta velocità. Il sindacato chiede “chiarezza” prima di tutto al governo sul tema delle grandi opere. “Avevamo siglato nel febbraio scorso (governo Renzi) il programma Connettere l’Italia che, dopo lungo tempo, superava la visione delle singole opere per una complessiva di sviluppo. Da quell’accordo, ora, si deve ripartire”, spiega Genovesi.
Il settore edile ha perso negli ultimi anni 600 mila posti di lavoro. “Se non si riparte, se ne perderanno altri”, è il timore.
“Il dibattito, dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, ha spostato l’attenzione dalle nuove opere alla manutenzione. Non sono alternative, bisogna fare entrambe”.
Rispolvera il motto, “sempre attuale” “Fare e fare bene”, il segretario provinciale Fillea Massimo Cogliandro che ha seguito dall’inizio le tematiche connesse al Terzo Valico.
E il motto deve essere applicato anche alla ricostruzione del ponte di Genova, che con il tema dei trasporti, sviluppo e logistica, anche sul territorio alessandrino, ha a che fare. “Va ricostruito, non parteggiamo per Autostrade o Fincantieri. Lo faccia chi ha le competenze ed è più veloce”, dice ancora Genovesi.
Lo sviluppo, dice ancora il sindacato, non può prescindere dalla logistica e dal trasporto su rotaia, dal potenziamento del porto di Genova e da un’opera di investimenti pubblici.
Alessandria centra eccome, secondo Cgil, il questo sviluppo. “Ve bene il turismo, ma questa è una zona a vocazione manifatturiera, e non dobbiamo dimenticarlo”, rimarca Armosino. Dove fare la logistica? “C’è spazio per tutti, per Novi, Alessandria, anche per Cuneo e Novara”.
Il governo parla di shuttle su gomma verso le aree di Rivalta, Castelnuovo e Ovada? “Mi pare imbarazzante, se la soluzione individuata dal ministro Toninelli è quella”, dice Armosino.
Quel che non faranno le aziende italiane, sul fronte dei trasporti e della logistica, lo faranno quelle degli altri paesi. E “Non ce lo possiamo permettere”.
Intanto domani il sindacato sarà sui cantieri del Terzo Valico. Due sono chiusi, per le difficoltà delle ditte appaltatrici. “Ci sono gli strumenti per superale – sostiene Genovese – Intanto il subentro di nuove società, che garantiscano la clausola sociale a favore dei dipendenti. E’ quello su cui puntiamo. Ma di tutto ciò vorremo parlarne con il ministro. Abbiamo chiesto un incontro e ancora non abbiamo avuto risposta”.