Don Valentino, sessant’anni di sacerdozio per il fondatore di Radio Pieve
Un libro celebra i sessant'anni di sacerdozio di monsignor Valentino Culacciati, vulcanico parroco della Pieve di Novi Ligure fino al Duemila e fondatore dell'emittente. I proventi della vendita saranno destinati al Centro aiuto alla vita, che sostiene le famiglie in difficoltà economica
Un libro celebra i sessant'anni di sacerdozio di monsignor Valentino Culacciati, vulcanico parroco della Pieve di Novi Ligure fino al Duemila e fondatore dell'emittente. I proventi della vendita saranno destinati al Centro aiuto alla vita, che sostiene le famiglie in difficoltà economica
NOVI LIGURE – Ha appena raggiunto i 60 anni di sacerdozio e gli 84 d’età, ma l’entusiasmo di don Valentino Culacciati non è calato con il tempo e la voglia di fare è la stessa del 1983, quando – in una stanza ricavata nel campanile della più antica chiesa di Novi Ligure – fondò Radio Pieve. «Ben presto dovemmo spostarci in un altro locale, perché le vibrazioni delle campane mandavano in tilt gli apparecchi», scherza ora il monsignore originario di Pontenizza.
Questo è solo uno dei tanti episodi raccontati nel volume “Le perle di Radio Pieve”, che i collaboratori e i dj della storica emittente hanno scritto insieme a don Valentino. Un omaggio ai suoi sessant’anni di sacerdozio (fu ordinato nel giugno del 1958 con primo incarico a Fresonara), che il monsignore ha voluto però a sua volta donare al Cav – Centro di aiuto alla vita, l’associazione novese che si occupa di distribuire derrate alimentari alle famiglie con bimbi piccoli che si trovano in grave difficoltà economica.

«L’aiuto di monsignor Culacciati è fondamentale per la nostra attività – dice la presidente del Centro di aiuto alla vita Maria Giuseppina Piccardi [nella foto] – Oggi seguiamo 80-90 famiglie a cui consegnamo derrate alimentari, pannolini e latte in polvere, in base a una precisa normativa che prevede rigorosi requisiti di reddito». Per lo più si tratta di nuclei familiari di origine magrebina e africana. «Nel nostro magazzino presso la ex caserma Giorgi di via Verdi abbiamo anche vestiti per bambini e giocattoli, ma lo spazio a disposizione è veramente poco e facciamo appello al Comune di Novi perché ci aiuti in qualche modo», conclude la volontaria Anna Maria Squadrilli.