Lavori sulle strade per oltre 3 milioni di euro, l’ultimo atto del consiglio provinciale
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Irene Navaro - irene.navaro@alessandrianews.it  
26 Ottobre 2018
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Lavori sulle strade per oltre 3 milioni di euro, l’ultimo atto del consiglio provinciale

A pochi giorni dal rinnovo del consiglio provinciale, l'assemblea approva il piano triennale delle opere pubbliche, con l'aggiunta di nuovi fondi per le strade, e lo schema di convenzione con Rfi per gli undici milioni per i comuni interessati dal Terzo Valico. Finale con polemica per le parole del vicepresidente dirette al consigliere regionale Ravetti

A pochi giorni dal rinnovo del consiglio provinciale, l'assemblea approva il piano triennale delle opere pubbliche, con l'aggiunta di nuovi fondi per le strade, e lo schema di convenzione con Rfi per gli undici milioni per i comuni interessati dal Terzo Valico. Finale con polemica per le parole del vicepresidente dirette al consigliere regionale Ravetti

PROVINCIA – E’ finita a tarallucci e vino ma poco ci è mancato che, nell’ultima seduta del consiglio provinciale, si rompesse il clima di collaborazione che ha caratterizzato l’anno di presidenza di Gianfranco Baldi.
Baldi è infatti presidente espressione del centro destra, ma la maggioranza in consiglio (che sarà rinnovata con le elezioni di secondo grado del 31 ottobre) è di centro sinistra. I rapporti tuttavia sono sempre stati distesi e collaborativi, anche perchè Baldi è entrato “in corsa”, succedendo a Rita Rossa, decaduta dall’incarico quando non è stata rieletta sindaco di Alessandria.
I dissapori sono emersi proprio all’ultima seduta, per un epiteto con il quale il vicepresidente Federico Riboldi ha battezzato il consigliere regionale Domenico Ravetti. Oltre al diretto interessato, al quale sono state arrivate a posteriori le scuse di Riboldi, non l’ha presa bene il gruppo politico di centro sinistra. In cambio dello spirito collaborativo, ha in sostanza detto Corrado Tagliabue, intervenuto a nome della minoranza/maggioranza, si è registrato un atto di mancato rispetto non solo nei confronti di Ravetti, ma della Regione in quanto istituzione. Ci ha messo una pezza il presidente Baldi che ha ammesso l’errore del suo vice, quanto meno nei toni e nei modi, ricordando – peraltro – come lui, nella sua veste di presidente, non abbia mai mancato di ringraziare la minoranza/maggioranza per la collaborazione. Che poi, del resto, “vista la situazione dell’ente, vicino allo sfascio”, o si rema nella stessa direzione, o si tirano i remi in barca.
Incidente chiuso, l’assemblea ha ritrovato l’unità sui due punti all’ordine del giorno: l’approvazione del secondo stralcio dello schema di programma triennale delle opere pubbliche e lo schema di convenzione con Rfi, committente del Terzo Valico, gli 11 comuni su cui ricade l’opera, il commissario di Governo.
Sul primo punto, rispetto al programma votato a maggio, sono arrivate nuove risorse, che andavano inserite: sono i 2,470 milioni per interventi sulle strade che arrivano dalla Regione Piemonte e 1,750 milioni di euro da Cociv per la realizzazione di una rotonda lungo la provinciale 140, all’uscita del casello autostradale di Vignole Borbera. Quelli sulla viabilità sono peraltro lavori attesi e in parte già avviati. Riguardano la Sp 7 a Casale, Coniolo, Pontestura e camino; la Sp 140 ad Albera e Cabella; la Sp 129 a Cerreto Grue; la Sp 240 a Bergamasco; la Sp 145 a Mongiardino Ligure; la Sp 120 in Val Grue. 

Lo schema di convenzione per gli undici milioni messi a disposizione da Rfi per lavori attinenti al Terzo Valico dei Giovi riguardano invece i comuni di Alessandria, Pozzolo Formigaro, Novi Ligure, Arquata Scrivia, Serravalle Scrivia, Vignole Borbera, Voltaggio, Gavi, Tortona, Carrosio, Fraconalto, ai quali vanno un milione di euro a testa. Fanno parte del pacchetto da 60 milioni di cui si è a lungo discusso, promessi da Rfi e deliberati dal Cipe. Poichè non è ancora stato individuato un progetto (da 49 milioni) che metta tutti d’accordo, si è ottenuto di avviare, intanto, i progetti relativi ai singoli comuni. Lo schema di convenzione individua la Provincia come ente di supporto per la progettazione e di controllo.
Resta le preoccupazione sull’effettiva erogazione delle risorse che dovrebbe avvenire con l’avvio della progettazione: un 5% subito, alla pubblicazione del bando per le opere (quasi tutte relative alla viabilità), il resto a lavori avviati. Il saldo (10%) a fine lavori. Resta tuttavia l’incertezza legata al futuro dell’opera, in attesa dell’analisi costi-benefici voluta dal governo M5S e Lega che determinerà il proseguimento o il blocco dell’opera.
Il consiglio uscente, su suggerimento del consigliere Enrico Mazzoni, lascia al nuovo consiglio che uscirà dalle urne il 3 ottobre, l’onere e l’onore di approvare un ordine del giorno in cui la Provincia chiede la prosecuzione dei lavori a completamento dell’opera.

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