Lavori sulle strade per oltre 3 milioni di euro, l’ultimo atto del consiglio provinciale
A pochi giorni dal rinnovo del consiglio provinciale, l'assemblea approva il piano triennale delle opere pubbliche, con l'aggiunta di nuovi fondi per le strade, e lo schema di convenzione con Rfi per gli undici milioni per i comuni interessati dal Terzo Valico. Finale con polemica per le parole del vicepresidente dirette al consigliere regionale Ravetti
A pochi giorni dal rinnovo del consiglio provinciale, l'assemblea approva il piano triennale delle opere pubbliche, con l'aggiunta di nuovi fondi per le strade, e lo schema di convenzione con Rfi per gli undici milioni per i comuni interessati dal Terzo Valico. Finale con polemica per le parole del vicepresidente dirette al consigliere regionale Ravetti
Baldi è infatti presidente espressione del centro destra, ma la maggioranza in consiglio (che sarà rinnovata con le elezioni di secondo grado del 31 ottobre) è di centro sinistra. I rapporti tuttavia sono sempre stati distesi e collaborativi, anche perchè Baldi è entrato “in corsa”, succedendo a Rita Rossa, decaduta dall’incarico quando non è stata rieletta sindaco di Alessandria.
Incidente chiuso, l’assemblea ha ritrovato l’unità sui due punti all’ordine del giorno: l’approvazione del secondo stralcio dello schema di programma triennale delle opere pubbliche e lo schema di convenzione con Rfi, committente del Terzo Valico, gli 11 comuni su cui ricade l’opera, il commissario di Governo.
Lo schema di convenzione per gli undici milioni messi a disposizione da Rfi per lavori attinenti al Terzo Valico dei Giovi riguardano invece i comuni di Alessandria, Pozzolo Formigaro, Novi Ligure, Arquata Scrivia, Serravalle Scrivia, Vignole Borbera, Voltaggio, Gavi, Tortona, Carrosio, Fraconalto, ai quali vanno un milione di euro a testa. Fanno parte del pacchetto da 60 milioni di cui si è a lungo discusso, promessi da Rfi e deliberati dal Cipe. Poichè non è ancora stato individuato un progetto (da 49 milioni) che metta tutti d’accordo, si è ottenuto di avviare, intanto, i progetti relativi ai singoli comuni. Lo schema di convenzione individua la Provincia come ente di supporto per la progettazione e di controllo.
Resta le preoccupazione sull’effettiva erogazione delle risorse che dovrebbe avvenire con l’avvio della progettazione: un 5% subito, alla pubblicazione del bando per le opere (quasi tutte relative alla viabilità), il resto a lavori avviati. Il saldo (10%) a fine lavori. Resta tuttavia l’incertezza legata al futuro dell’opera, in attesa dell’analisi costi-benefici voluta dal governo M5S e Lega che determinerà il proseguimento o il blocco dell’opera.
Il consiglio uscente, su suggerimento del consigliere Enrico Mazzoni, lascia al nuovo consiglio che uscirà dalle urne il 3 ottobre, l’onere e l’onore di approvare un ordine del giorno in cui la Provincia chiede la prosecuzione dei lavori a completamento dell’opera.