Asse Alessandria-Asti contro i tagli di Rfi
Il consiglio provinciale ha approvato un ordine del giorno per "il mantenimento dei servizi indispensabili per l'economia del territorio provinciale". Asti sarà alleata di Comune e Provincia per la battaglia per garantire i collegamenti del sud ovest della regione con le dorsali tirreniche e adriatiche
Il consiglio provinciale ha approvato un ordine del giorno per "il mantenimento dei servizi indispensabili per l'economia del territorio provinciale". Asti sarà alleata di Comune e Provincia per la battaglia per garantire i collegamenti del sud ovest della regione con le dorsali tirreniche e adriatiche
PROVINCIA – Almeno in tema di trasporti ferroviari c’è intesa tra le province di Asti e Alessandria, tagliate fuori dai collegamenti verso Roma e Lecce dalle ultime scelte aziendali di Rfi.Il prossimo 27 dicembre i consigli dei due capoluoghi, insieme ai consigli provinciali, si incontreranno in un consiglio allargato (ed aperto a tutti) per chiedere a Regione Piemonte ed Rfi maggiore attenzione al territorio.
Ieri pomeriggio, intanto, il consiglio provinciale si è riunito a palazzo Ghilini per approvare, all’unanimità, un ordine del giorno per lanciare il grido d’allarme sul “mantenimento dei servizi ferroviari indispensabili per l’economia del territorio provinciale“.
Ad innescare la scintilla è stata l’annunciata soppressione dell’intercity Torino – Lecce che farà la tratta Milano-Lecce, tagliando fuori il Piemonte. Ma la provincia di Alessandria è reduce da una dieta dimagrante forzata in termini di cancellazione, sia sulle grandi direttrici (Roma), sia nelle tratte più brevi (verso Milano).
Ed era ora di dire basta. “Non vogliamo ridurci a un mero corridoio di scorrimento dei treni che non fermano nelle nostre stazioni”.
Dentro alla protesta, poi, ci si mette anche il materiale scadente, le mancate coincidenze sui cambi, la soppressione della linea Tortona – Novi e i disagi sulla Acqui-Ovada-Savona.