Musica nuova a Cassano con le tre campane benedette dal prete-operaio
Sono arrivate in chiesa ieri le tre nuove campane di Cassano Spinola. A benedirle don Mario Balladore: nato 68 anni fa in paese, ha imparato l'antica arte dei campanari dal padre e prima della vocazione ha lavorato alla Schiavetti e alla Roquette
Sono arrivate in chiesa ieri le tre nuove campane di Cassano Spinola. A benedirle don Mario Balladore: nato 68 anni fa in paese, ha imparato l'antica arte dei campanari dal padre e prima della vocazione ha lavorato alla Schiavetti e alla Roquette
Così, a gennaio, tre nuove campane saranno issate sulla torre campanaria portando a otto il totale degli strumenti in bronzo. «La chiesa sarà dotata di una scala musicale completa, in tonalità di Mi maggiore», spiega don Balladore. In programma c’è già l’organizzazione di alcuni concerti con la Genova Carillons, un’associazione di cui fa parte lo stesso don Mario e che riunisce i maestri campanari specialisti del metodo “alla ligure”, che consiste nel collegamento meccanico dei battagli a una tastiera azionata con i pugni delle mani.
Le nuove campane sono arrivate in chiesa ieri e rimarranno esposte fino all’installazione. La data dell’inaugurazione non c’è ancora perché bisogna prima adeguare gli impianti della cella campanaria, «ma sarà una grande festa», assicura don Mario. Le campane sono state acquistate grazie al contributo della comunità parrocchiale. «Ognuno riceverà un frammento di bronzo benedetto, come ricordo e ringraziamento», ha detto don Balladore.
I manufatti sono stati realizzati dalla fonderia Allanconi di Ripalta Cremasca, una delle più antiche specializzate nella produzione di campane («esisteva già nel 1382», spiega il titolare Emanuele Allanconi). Alla lavorazione ha assistito anche don Mario con alcuni parrocchiani. «Esportiamo in tutto il mondo ed è raro che il sacerdote possa prendere parte alla fusione per benedire immediatamente i bronzi. È stata una cerimonia molto toccante», ricorda Allanconi.
Don Balladore non deve essersi trovato a disagio in fabbrica: «Per dieci anni ho fatto l’operaio alla Schiavetti e alla Roquette. Poi la chiamata di Dio si è fatta sentire troppo forte». Ordinato sacerdote nel 1985, è stato parroco in diverse località del vogherese prima di ritornare nella sua terra natale. Oggi divide i propri impegni tra Cassano e Gavazzana, di cui è parroco, e Tortona, dove è stato chiamato a ricoprire il ruolo di cancelliere vescovile. L’anno scorso è stato anche nominato Cavaliere della Repubblica.
La lavorazione di una campana dura circa 50-60 giorni e la fusione è solo l’atto conclusivo di un lungo processo. Poi serve un’altra decina di giorni per il raffreddamento del manufatto. Alla Allanconi usano la tecnica della fusione a cera persa, la medesima utilizzata per le statue e i manufatti artistici. Le tre nuove campane di Cassano pesano rispettivamente 170, 120 e 100 chilogrammi e hanno un diametro di 67, 60 e 56 centimetri. L’intonazione è in Re bemolle per la più grande, in Mi bemolle per quella di mezzo e in Mi per quella più piccola.
Le immagini della lavorazione sono state gentilmente fornite dalla Fonderia Allanconi.