Mercato immobiliare ancora fermo. Si salvano le case “di pregio”
Ancora fermo il mercato immobiliare nell'alessandrino. Si salvano le case di pregio ma Fiaip, la federazione che rappresenta le agenzie immobiliari, rileva una ripresa delle compravendite destinate all'investimento. Ovada e Acqui beneficiano del brand "Monferrato", anche Novi regge
Ancora fermo il mercato immobiliare nell'alessandrino. Si salvano le case di pregio ma Fiaip, la federazione che rappresenta le agenzie immobiliari, rileva una ripresa delle compravendite destinate all'investimento. Ovada e Acqui beneficiano del brand "Monferrato", anche Novi regge
Ci sono tuttavia aspetti che la rete di agenti immobiliari della Fiaip leggono in maniera positiva: “sono in aumento, ad esempio, le transazioni legate agli investimenti”. Il mattone si dimostra così ancora un buon investimento. In quest’ottica, gli acquirenti guardano soprattutto alla qualità dell’immobile. Conta “l’effetto emozionale”, lo definisce Franco Repetto di Fiaip Alessandria: La casa deve “piacere” e conquistare al primo impatto.
Regge quindi il mercato delle case considerate “di pregio”.
Un altro fattore letto positivamente è un minore divario tra prezzo richiesto di vendita e prezzo offerto per l’acquisto. Le iniziali offerte con forte ribasso sono spesso rigettate dal proprietario. Il motivo è dato dalla qualità dell’immobile che solleva una maggiore richiesta. “Questo è un segnale importante per la ripresa dei prezzi, che non cambia l’attuale stato del mercato, ma traccia la strada che può riportare a valori sostenibili gli immobili del nostro territorio, risollevando di conseguenza il numero di compravendite”, commenta Repetto.
Dando uno sguardo zona per zona, ad Alessandria la tendenza va verso l’aumento dei prezzi unitari per gli immobili di maggior pregio, soprattutto se situati in compendi dotati di servizi e caratterizzati da una migliore rigenerazione urbana.
Si va da un prezzo minimo nella periferia di Alessandria di 250 euro al metro quadro per un immobile da ristrutturare, a un massimo di 2.500 euro al metro quadro in piazza Garibaldi per una casa nuova o fresca di ristrutturazione.
Ad Acqui Terme l’oscillazione è meno evidente. Si va da un minimo di 500 euro al metro quadro per abitazioni da ristrutturare in periferia, a un massimo di 2.500 euro al metro quadro in centro per case nuove o appena messe a punto. Nella città delle Terme si è registrata tuttavia un buon andamento della case per vacanza, sia nelle locazioni che nelle vendite. “Il brand Monferrato Unesco ha portato ad una crescita dell’immagine. Si registra un aumento di clienti stranieri, tedeschi, svedesi e norvegesti che cercano soprattutto l’Italian life style, ossia ville e casali d’epoca”, spiega Andrea Monti referente perla zona di Acqui e per il settore turismo.
A Casale Monferrato il mercato residenziale vede prezzi al metro quadro che vanno dai 350 euro della periferia per abitazioni da rimettere a nuovo, a un massimo di 1.800 per costruzioni nuove o ristrutturate. La crisi industriale ha però avuto conseguenze negative anche sul mercato immobiliare.
A Novi Ligure i valori si muovono da un minimo 300/400 euro al metro quadro per appartamenti da ristrutturare in zone periferiche, a un massimo di 2.500 euro al metro quadro per le case nuove o ristrutturate delle zone centrali. Bene il mercato delle locazioni e delle case di piccoledimensioni grazie ad un effetto trainante dell’Outlet.
Ovada vede i prezzi viaggiare da un minimo di 500 euro al metro quadro per abitazioni in periferia e da sistemare, fino a un massimo di 2.600 euro al metro quadro per le abitazioni nuove o ristrutturate. Anche in questa zona c’è un ritorno dei turisti, soprattutto lombardi, spiega Laura Tardito. Nell’ultimo trimestre c’è stato interesse per le aree industriali, dove alcune ditte genovesi stanno cercando di ricollocarsi dopo il crollo del ponte Morandi.
Si attende anche un effetto positivo per quanto riguarda i terreni agricoli. “L’interesse del fondo di investimenti su terreni da destinare a noccioleto, stra generando interesse”, spiega.
Anche a Tortona, unico centrozona dove il mercato sembra già in ripresa, ci si attende un effetto trainante sulle compravendite dei terreni, come ad Ovada. Si registra inoltre una leggera ripresa anche nelle compravendite di immobili.
Resta difficile, invece, la situazione a Valenza, dove, secondo la referente, i proprietari non hanno ancora capito le opportunità di mantenere il valore dell’immobile.
PREVISIONI
“E’sempre difficile fare previsioni. La nostra prospettiva è che prosegua la lenta ripresa dai minimi del 2013, quando si toccò a livello nazionale uno dei peggiori dati con 389.696 compravendite (dati dell’Agenzia delle entrate) di cui poco più di 3.000 nella provincia di Alessandria”, spiega il presidente regionale Paolo Papi. “Il trend degli ultimi mesi del 2018 – aggiunge Papi – può migliorare se i prezzi della domanda e dell’offerta si equilibreranno. Riteniamo che la riqualificazione del patrimonio immobiliare sia la chiave per una ripresa del settore. Molto lavoro compete ai nostri operatori perché a loro spetta il compito di far passare il messaggio che l’immobile è fonte importante di investimento se riqualificato”. “Ci auguriamo – sottolinea Repetto – che il Comune possa finalmente offrire un progetto di rigenerazione urbana come obiettivo dei prossimi anni. Una città bella e accogliente rende la qualità della vita migliore per tutti”.