Messa in sicurezza del sistema idrico, interventi “prioritari” per 7 milioni
Il protocollo d'intesa firmato da Provincia, Regione ed Egato6 prevede un piano di interventi per il medio-lungo periodo (10-12 anni). Ma gli interventi più urgenti saranno realizzati in un paio d'anni con un investimento di 7 milioni
Il protocollo d'intesa firmato da Provincia, Regione ed Egato6 prevede un piano di interventi per il medio-lungo periodo (10-12 anni). Ma gli interventi più urgenti saranno realizzati in un paio d'anni con un investimento di 7 milioni
Si tratta nello specifico della interconnessione della valle Bormida al campo pozzi di Predosa, della realizzazione di un nuovo bacino di accumulo in località Bric Berton per Ponzone e comuni limitrofi che è un’opera ritenuta “fondamentale” dal presidente della Provincia Gianfranco Baldi per avere risorse “preventive” grazie alle acque da recupero in caduta risparmiando quelle da sottosuolo. Poi ancora il potenziamento del sistema di approvvigionamento e potabilizzazione nel comune di Novi Ligure. Infine l’integrazione e rifacimento condotte e captazioni dell’acquedotto di Lerma ed interconnessioni Lerma, Tagliolo e Belforte Monferrato che dovrebbero essere realizzati per l’estate.
L’obiettivo è quello di riuscire ad “appaltare tutti i lavori entro l’anno così da poter nei prossimi due anni proseguire con l’esecuzione delle opere”.
Il Protocollo d’intesa va però oltre i lavori della fase emergenziale che sono costituiti da fondi disponibili fin da subito e guarda a condividere le operazioni da compiere da parte di Provincia, Regione e Ato6 in un un “piano strategico di interventi a medio-lungo periodo (10-12 anni)”. Si tratta cioè di interventi strutturali per il miglioramento del sistema (per un valore di 77 milioni), che permettano di avere maggiori garanzie e tutele. Si tratta di lavori finalizzati alla ricerca e riduzione delle perdite negli acquedotti, ai collegamenti di diverse località dell’acquese, del tortonese, del novese, ovadese e alessandrino. Che – grazie ad una proroga – dovranno essere realizzati da oggi fino al 2034.
Risorse importanti, ma che basteranno? O gli enti gestori dovranno comunque guardarsi altrove (ad esempio chiedendo finanziamenti alle banche) per reperire risorse aggiuntive? E quale peso avrà in questo caso questo protocollo d’intesa? “Sarà una ulteriore garanzia” ha assicurato il presidente Baldi. “Insieme alla tariffa pagata dai cittadini con la bolletta dell’acqua” come ha aggiunto l’assessore regionale Valmaggia, parlando di una garanzia di sicurezza della tariffa e dal fatto che siano investimenti che ricadono direttamente sulla provincia. E che dovrebbero quindi poter rappresentare “basi solide affinché gli aiuti possano arrivare da soggetti come le Fondazioni bancarie del territorio”.