Immobili in vendita e più multe sulle strade per risanare i conti della Provincia
Il consiglio provinciale ha approvato il piano di riequilibrio finanziario per rientrare dal deficit di 11 milioni: prevista la vendita di immobili di proprietà (tra i quali l'ex caserma dei carabinieri di via Cavour e l'ex caserma dei vigili del fuoco di via Piave, oggi sede del laboratorio Sociale, ad Alessandria e la vendita della caserma dei Carabinieri a Novi) e un aumento delle sanzioni sulle strade. Baldi: "Non è una operazione che facciamo a cuor leggero, era necessaria"
Il consiglio provinciale ha approvato il piano di riequilibrio finanziario per rientrare dal deficit di 11 milioni: prevista la vendita di immobili di proprietà (tra i quali l'ex caserma dei carabinieri di via Cavour e l'ex caserma dei vigili del fuoco di via Piave, oggi sede del laboratorio Sociale, ad Alessandria e la vendita della caserma dei Carabinieri a Novi) e un aumento delle sanzioni sulle strade. Baldi: "Non è una operazione che facciamo a cuor leggero, era necessaria"
La procedura di “dissesto controllato” era stata avviata a dicembre 2018, in sede di approvazione del bilancio consuntivo (riferito al 2017). “Un atto inevitabile”, aveva dichiarato il presidente Gianfranco Baldi, non determinato da una “mala gestione” del suo governo o di quello precedente, ma da una serie di tagli dello Stato e della Regione, unitamente ad un aumento del prelievo forzato sempre da parte delle Stato che ha tolto più di quel che ha dato.
Altrettanto obbligata è ora la via del riequilibrio che prevede la vendita di beni immobili, già a partire dal 2019, per circa 12,5 milioni di euro. “Si tratta di un valore reale, non gonfiato. E’stata fatta una ricognizione tenendo conto del mercato”, spiega Maurizio Sciaudone, consigliere con delega al Bilancio, in risposta a Corrado Tagliabue che, a nome della minoranza, esprimeva perplessità sul piano “basato praticamente sulle alienazioni”, senza avere la certezza di poterli effettivamente piazzare sul mercato.
Sul fronte delle entrate si calcola anche un introito di 11.892.969 euro provenienti da sanzioni elevate lungo le strade provinciali. “E’ una somma stimata sulla base delle medie delle contravvenzioni elevate negli ultimi tre mesi, dopo la sostituzione delle vecchie apparecchiature con altre più tecnologicamente avanzate” assicura Sciaudone. Ci sono infine risparmi sul personale per 1.228.739 in tre anni: i dipendenti che andranno in pensione in pratica non saranno sostituiti.
A fronte del risanamento, lo Stato assicura l’accesso al fondo di rotazione per 8,5 milioni circa, da restituire entro il 2033 con rate da 853 mila euro.
Tra i beni in vendita ci sono, già dall’anno in corso, ci sono due case cantoniere: il provento dell’alienazione è già impegnato però per finanziare i lavori al centro documentazione delle Benedicta.
Dal prossimo anno, il 2020, saranno messi in vendita l’attuale sede dei carabinieri del Noe ad Alessandria, altre case cantoniere e l’ex ufficio del reparto stradale in via Pietro Isola a Novi Ligure. E ancora la caserma dei carabinieri di Novi (valutata 740 mila euro), una villa a Casale Popolo che fa parte di un lascito (insieme ad una serie di titoli) stimata in 705 mila euro, l’ex colonia di Caldirola (1,6 milioni, già messa all’asta ed andata deserta per tre volte).
Nel 2021 sarà messa in vendita l’ex caserma dei carabinieri di via Cavour ad Alessandria (già valutata 5 milioni ora ribassata a 3 milioni); la palazzina sede della polizia Provinciale.
Per il 2022 il “pezzo pregiato” in vendita è la palazzina di via Porta, ad Alessandria, attuale sede del settore viabilità (valutata 1,68 milioni) e l’ex caserma dei vigili del fuoco di via Piave (nella foto a destra), data in comodato d’uso gratuito senza scadenza al Laboratorio Sociale, valutata 1,97 milioni di euro. “Non portiamo l’approvazione del piano in consiglio a cuor leggero. Ci rendiamo conto che, una volta venduti i beni, non avremo altro patrimonio– dice il presidente Baldi – è evidente che se non ci saranno interventi strutturali da parte del Governo sul futuro delle province, sarà impossibile andare avanti”.