Con Coppi a Roma, la sua Nulli e la primavera 1945. Quella del ritorno a casa
In gergo ciclistico una ‘tappa di trasferimento’, ma la pedalata delle emozioni non ha un attimo di sosta per i protagonisti della Caserta Castellania, che hanno riposato un po’ le gambe e aggiunto un carico enorme di intensità nel cuore e nel bagaglio dei ricordi. Prima tappa alla Canottieri Lazio, a Roma, lungo il Tevere, la casa “della più grande polisportiva a livello mondiale”, come la definisce Antonio Buccioni, il suo presidente. Dalle parole di Fabio Bellisario molti dettagli sul 1945, prima definito “l’anno mancante” nella storia di Coppi: il rapporto con Edmondo Nulli, artigiano, costruttore di biciclette, che il 21 febbraio 1945 consegna a Fausto la bici per gareggiare, che i ciclostorici hanno potuto ammirare, nella livrea arancio-grigia. Un saluto ai vertici del Coni, poi tappa a Lastra a Signa accolti dalla sindaca, da Mauro Caverni della TteEmme e da una mostra di maglie d’epoca in lana. Oggi si torna in sella per affrontare l’Abetone, come Coppi nel suo primo Giro d’Italia, nel 1940.