Riconosciute le notti di lavoro ad una Oss
La sentenza condanna un'escamotage volto ad evitare la maggiorazione del 10% degli emolumenti
SALE – Storica sentenza del tribunale di Alessandria a favore di una lavoratrice Oss, ovvero un’operatrice socio sanitaria dipendente della Genus Società Cooperativa Sociale di Alessandria.
La lavoratrice prestava servizio alla casa di riposo Villa Cora di Sale ed era inserita in turni di lavoro che dovevano coprire le 24 ore; per difendere le proprie ragioni sosteneva di aver lavorato per l’intero periodo di lavoro prestando servizio in turni che prevedevano almeno cinque notti di lavoro al mese, ma nelle buste paga risultava la voce “indennità notte arretrata”. Questa dicitura mascherava le effettive cinque notti lavorate mensilmente per evitare il pagamento maggiorato del 10% come previsto dal CCNL delle cooperative sociali.
Il medesimo escamotage era già stato utilizzato per altri lavoratori ed infatti già in passato la UIL FPL di Alessandria, insieme all’avvocato Stefano Ena dello Studio Legale Associato Ena Gallina Lasagna Lunati di Alessandria aveva provveduto ad intraprendere altre azioni legali ottenendo sempre sentenze favorevoli ai lavoratori; ora il precedente può essere utilizzato anche dagli altri operatori socio sanitari.