FOODPORN: l’Agnello in crosta matta di Diego Bongiovanni
AGNELLO IN CROSTA
L’agnello è senza dubbio una carne che ha segnato la storia gastronomica italiana, dall’abbacchio romano al all’agnellino sardo, da quello cacio e uova a quello con i piselli, in umido, in crosta e chi più ne ha più ne metta. Tutta via il suo consumo è saldamente legato alla tradizione pasquale in tutta la nazione.
La carne dell’agnello è tenera, gustosissima e facilmente digeribile per questo io amo cucinarla in tutti i modi: le costine, la polpa, il petto e il collo che possono essere disossati e trasformarsi, una volta arrotolati, in arrosti, spesso arricchiti da una farcitura preparata con la carne di agnello stesso e tante altre preparazioni, in questo caso ho voluto darvi un’idea nuova, un piatto da mettere al centro della vostra tavola pasquale e con la stessa modalità dell’apertura dell’uovo di cioccolato potrete lasciare a bocca aperta la vostra famiglia. Aprendo lo scrigno di pasta matta che sigilla gelosamente la vostra pentola si celerà un succulento agnello cotto alla perfezione. Provatelo e non ne rimarrete delusi.
RICETTA:
· Difficoltà: bassa
· Porzioni:6
· Tempo di preparazione: 25 min
· Tempo di cottura: 40+20
Ingredienti:
· 1 kg Agnello tagliato a pezzi
· 100 gr prugne secche denocciolate
· 1 spicchio aglio
· 100 gr olive denocciolate
· 1 cipolla
· 1 bicchiere di vino rosso
· 500 gr di patate
· Q.b. erbe aromatiche
· sale pepe
· 150 gr acqua
· 300 gr farina
· 20 gr di olio evo
Procedimento:
Tagliare a fette abbastanza spesse cipolla e aglio. Intanto scaldare una pentola capiente con un filo di olio ed erbe aromatiche a piacere e rosolare bene l’agnello da tutti i lati.
Una volta rosolato aggiungere le cipolle e l’aglio tagliato in precedenza. Sfumare con il vino rosso e aggiungere prugne e olive. Salare, pepare ed aggiungere le patate precedentemente pelate e tagliate a grossi pezzettoni. Abbassare la fiamma e cuocere per circa 40 minuti. Intanto che cuoce l’agnello preparare la pasta matta. In una ciotola mettere farina, acqua ed olio ed impastare bene fin che non avrete un impasto liscio ed omogeneo.
Tirare la pasta molto sottile, poi bagnare con un pennello il bordo superiore della pentola dell’agnello ed appoggiare la pasta fatta che faccia da coperchio e formi una camera interna che trattiene tutti i profumi della cottura.
Mettere in forno a 200° e cuocere per circa 20 minuti.
Toglierlo dal forno, tagliare la pasta con un coltello e servire in tavola utilizzando la pasta matta come pane per accompagnare l’agnello.
IL SOMMELIER CONSIGLIA:
L’agnello è una preparazione tipica del periodo pasquale, la sua carne è tenerissima e molto gustosa, in questo caso, sotto alla crosta di sfoglia, l’agnello cuoce lentamente assorbendo tutti i profumi e i sapori delle spezie e dei condimenti di cui è stato arricchito, lasciando un gustoso sughetto in cui imbibire il pane; al gusto sarà quindi complesso, elegante ed indurrà alla salivazione. La perfetta contrapposizione si ottiene abbinando un vino con una decisa alcolicità e tannicità.
L’abbinamento consigliato è una Barbera d’Asti superiore.
Questa viene affinata in cantina per un periodo minimo di 12 mesi, di cui trascorre almeno 6 mesi in botti di legno, infine subisce un periodo di maturazione in bottiglia prima di essere messa in commercio. Si apprezza anche dopo 10 anni di permanenza in bottiglia.
Il vino si presenta di color rosso rubino con un’unghia tendente al granato, al naso il profumo è intenso, con punte di alcolicità, ma anche note di frutti rossi maturi: ciliegia, mora, lampone, prugna che grazie al legno sfumano nelle note della vaniglia e del cacao e in alcuni casi (di particolare invecchiamento) arrivano anche le note eteree di smalto e cera lacca. In bocca è decisa e profonda, con un piacevole tocco di acidità che la contraddistingue, la frutta rossa e le note speziate permangono anche all’assaggio gustativo accompagnate da una piacevole sapidità.
Si tratta quindi di un vino intenso, complesso e persistente con un buon equilibrio tra durezze e morbidezze e sicuramente perfetto nell’abbinamento con questo piatto.