Crocchette di patate, in versione piemontese
CROCCHETTE DI PATATE
Le crocchette sono famose in tutto il mondo e ogni stato, ragione o città le interpreta a proprio modo, pare siano nate in Spagna e precisamente in Andalusia come piatto del recupero. Qui esistono moltissimi tipologie di croquetas, e sono passate da piatto fatto con gli avanzi ad essere una tapas dignitosa che si trova in ogni bar della penisola iberica.
Le più famose sono con lo jamon, il prosciutto crudo, ma ne esistono di tutti i tipi: con formaggi, riso, erbette e carne. In Italia hanno trovato grande diffusione soprattutto al sud Italia dove vengono chiamate crocchè e sono generalmente fatte di patate, uova, pangrattato ed arricchite anche in questo caso con gli avanzi per quanto riguarda le famiglie e fatte ad hoc per lo street food venduto da ambulanti e tavole calde nei borghi cittadini.
La versione che vi presento io è una crocchetta piemontese, il cui ingrediente cardine, oltre alle patate è il Salame Nobile del Giarolo, prodotto di nicchia della Val Curone, con caratteristiche uniche nel suo genere. Quello che ho utilizzato io è un “Cucito”, fatto con solo le parti nobili del maiale, da qui l’appellativo “nobile” nel nome e che stagiona in doppio budello naturale cucito insieme a mano, da qui la categoria “Cucito” da me utilizzata. Il salame viene infine dimenticato a lungo nelle cantine di questi piccoli produttori e pensate che è proprio qui che avviene la magia, ognuna di queste cantine ha caratteristiche diverse e conferiranno al prodotto il suo gusto unico e che contraddistinguerà quel salame dagli altri, proprio come accade per il terroir nel vino.
Ogni salame qui è un piccolo capolavoro e per questo richiede tempo per raggiungere il giusto grado di maturazione per essere mangiato; per i Salami Cuciti si può attendere anche più di un anno.
Le mie crocchette vogliono essere un inno non solo alla Val Curone e al Salame Nobile del Giarolo ma anche a tutti quei luoghi poco conosciuti che vanno scoperti piano piano parlando con la gente del luogo, entrando in sintonia con loro, a quei produttori che lavorano ogni giorno con amore e passione per portare sulle nostre tavole prodotti unici e a tutte quelle tecniche ancestrali di produzione che richiedono tempo e fatica ma che alla fine portano sempre risultati ineguagliabili!
LA FAVOLA
La Principessa Zelda:
In un paese lontano c’è un regno felice, a governarlo ci pensa Re Mauro, giusto e amato da tutti e la sua consorte, la regina Amelia. La loro erede è la principessa Zelda, una bella bambina vivace con lunghi capelli rossi e grandi occhi scuri. Gli anni passano e Zelda cresce in bellezza e bontà. Un giorno al castello arriva un carrozzone con uno strano personaggio: il mago tranello, tutto vestito di rosso con un grande cappello nero con un lungo mantello dorato, che vanta di saper predire il futuro e far arricchire tutti con la sua magia.
Persino i suoi occhi sono fiammeggianti quando si posano sul pubblico, che ne rimane incantato e lo premia con fragorosi applausi.
La principessa Zelda, venuta a sapere di questo mago, ne rimane ammaliata e lo invita a palazzo per una cena. Il mago tranello non perde l’occasione e si presenta portando in dono un elisir da sorseggiare dopo cena ma in realtà si tratta di una pozione magica che avrebbe fatto addormentare tutti. Il mago infatti aveva già deciso di rapire la principessa e farne la sua serva, così dopo cena quando la dolce bevanda aveva fatto il suo effetto, se la carica in spala e fugge via. Immaginatevi la disperazione dei genitori quando si svegliano!
Zelda si risveglia invece in una casupola, in compagnia di una vecchia sdentata che le dice: “Io sono la vecchia governante, ti devi rimboccare le maniche, lavorare e pulire perché da qui non si scappa più!” sentendo però il pianto straziante della ragazza dopo poco si commuove ripensando ai suoi primi giorni in quella topaia e inizia a raccontare la sua storia: “Anche io ero bella come te ma il mago mi ha imbruttita, per me ormai non posso più far niente ma, nel tempo ho imparato qualche trucchetto che forse ti può aiutare! Ti trasformerò in una patata, così ti nasconderò con le altre patate che il contadino porta al mercato. Ricordati: potrei tornare te stessa se troverai qualcuno che ti apprezza per quello che sei!” E Così fu!
La povera patata si trovò in un sacco, sballottata fino ad arrivare sulla bancarella di un mercato rionale. Qui, un giovane cuoco di nome Pellegrino faceva la sua magna spesa, guardava, annusava, tastava, rigirava e alla fine decise: “Questa è la patata più bella! La userò per fare delle crocchette buonissime! Croccanti fuori e morbidissime dentro!”. A questo punto Zelda che era stata apprezzata per quello che era, in un batter d’occhio si ritrasformò in principessa. Il re udendo la notizia fece accompagnare Zelda a palazzo dal cuoco Pellegrino che diventò lo chef di corte. Lui e la principessa si innamorarono e vivono tutt’ora felici e contenti.
Bambini bisogna rispettare il cibo perché dietro ogni ingrediente si potrebbe nascondere una principessa!
RICETTA:
· Difficoltà: bassa
· Porzioni: 4
· Tempo di preparazione: 20 min
· Tempo di cottura: 30+5
Ingredienti:
· 500 gr patate bollite
· 100 gr Parmigiano reggiano
· 1 Uovo
· 100 gr di ricotta
· 100 gr di salame crudo (salame Nobile del Giarolo)
· 2 foglie di basilico
· 100 gr di farina
· Sale
· Olio di semi di girasole per friggere
Preparazione
Con una schiacciapatate schiacciare le patate precedentemente bollite in acqua e sale e poi pelate in una ciotola capiente, aggiungere il parmigiano, la ricotta e l’uovo e mescolare bene fino a formare un impasto privo di grumi.
A parte tagliare a cubetti piccoli il salame crudo e tagliare a coltello il basilico.
Aggiungerlo all’impasto, salare, e mescolare ancora bene.
Con le mani leggermente bagnate formare delle crocchette piccoline con la forma a salamino ed infarinarle bene nella farina. (queste crocchette possono anche essere impanate in farina, uovo e pngrattato).
Quando l’olio sarà pronto e ben caldo (usate uno stuzzicadente per controllare l’olio) tuffarle all’interno e friggetele fino a renderle dorate (potete anche cuocerle in forno a 180° per 15 minuti).
Scolarle dall’olio, e servirle in tavola fumanti
LA SOMMELIER Stefania Bobbio CONSIGLIA
La nostra Crocchetta di patate è semplice ma decisa nel gusto, la sua ricchezza aromatica è data da due elementi: il Parmigiano Reggiano ed il Salame Nobile del Giarolo. Questi ne determinano, insieme alla frittura, la sua untuosità, succulenza e sapidità, sensazioni da equilibrare con un vino che abbia alcune caratteristiche ovvero alcolicità, tannicità e morbidezza. Per questa ragione consiglio in abbinamento una Freisa, vino fatto con l’omonimo vitigno, diffuso largamente in Piemonte soprattutto nel Monferrato e nell’Astigiano, i cui attributi principali, fatta eccezione di particolari invecchiamenti o passaggi in botte, sono il color rosso rubino intenso, al naso i sentori floreali e fruttati con note marcate di rosa, lampone, viola, prugna e fragola ed in bocca oltre la sensazione avvertite al naso, si percepisce un buon corpo, con una piacevole acidità, un tannino giovane e presente ed una bella alcolicità che si evince già solo roteando il bicchieri e notando gli archetti che il vino lascia attaccati alle pareti.
Un vino semplice, schietto, di facile beva ma ricco di sentori aromatici che risulta la perfetta combinazione con un piatto altrettanto comune nella forma ma complesso nel gusto e sono certa che l’uno completerà l’altro e raggiungeranno la loro reciproca perfezione nell’assaggio.