Una proposta divertente: le macchinine di prosciutto e formaggio
MACCHININE DI PROSCIUTTO E FORMAGGIO
Le macchinine fritte che vi propongo in questa ricetta sono, ancora una volta, un modo divertente e colorato per divertirvi cucinando con i vostri bambini.
Sono molto meglio di tanti piatti surgelati che si possono acquistare nei supermercati e la vera forze del piatto è proprio che sono cucinate da voi, possono cambiare forma e sostanza, mettete in campo tutta la vostra fantasia e se non avete il prosciutto cotto e il formaggio da fondere sostituiteli con mortadella e fontina oppure con speck e mozzarella o per i più salutari con foglie di insalata e formaggio spalmabile.
I bambini sono un vulcano di idee e fantasia, impariamo da loro, facciamoci guidare dai loro sogni ed ogni preparazione diventerà una splendida opera d’arte da gustare in compagnia delle nostre famiglie.
LA FAVOLA:
Guido, il meccanico del paese, come tutte le sere prima di coricarsi a letto, apre il frigorifero, beve un bicchiere d’acqua, lo richiude, spegne la luce e va a dormire.
Era proprio il momento che aspettavano gli ingredienti che si trovavano disordinatamente qua e là all’interno del frigorifero per fare baldoria.
Decidono cosi di programmare una gara di ballo aperta a tutti.
Ma per fare questo serve un’orchestra, > si propone una grossa carota che strimpellando la sua chitarra presenta gli altri.
Ci sono un lungo sedano scuro e lucente che suona la tromba, un elegante cipollotto con il suo inseparabile sax, un cavolfiore bianco e pigro che pizzica il basso ed una rapa rossa come il fuoco che tiene il ritmo con la batteria.
Ok la musica c’è, adesso dobbiamo scegliere la giuria:
Si propone uno yogurt al limone, famoso per i suoi giudizi acidi, un carciofo con una lingua pungente e un gambo di prezzemolo che, si sa, sta bene dappertutto.
E’ quindi il momento di selezionare i ballerini, facciamo gli abbinamenti e formiamo le coppie e diamo il via ai balli.
Coppia n 1: un cespo di insalata belga, con il fascino della straniera ed uno spiedino di pollo, dalle articolazioni un po’ rigide.
Coppia n 2: una fetta di prosciutto cotto che avvolge protettivamente una sottiletta pronta a sciogliersi
Coppia n 3: uno scottante asparago che chiede un giro di valzer ad una sguizzante acciughina sott’olio.
Coppia n 4: il bianco latte fa coppia con la fontina pronti a scaldarsi fino a formare una fonduta.
Coppia n 5: un succoso pomodoro con una mozzarella che già da subito chiedono il bis di >.
Ogni coppia balla il suo pezzo preferito e si diverte un mondo.
Finita la gara tra grandi critiche e straordinarie lodi, il verdetto viene annunciata a gran voce dal gambo di prezzemolo che, dopo essersi confrontato con yogurt e carciofo decretano a gran voce: “Siete stati tutti molto bravi e ricordatevi che l’importante nella vita è mettersi in gioco non per forza vincere!!! Per questo per noi stasera siete tutti vincitori… Ogni coppia ha dato il meglio di sé!”. Il party ha inizio e fino alle prime luci dell’alba ci furono musica e festeggiamenti.
Come d’abitudine la mattina seguente Guido si sveglia, apre il frigo ancora sornione ma confuso perché durante la notte aveva udito, come in un sogno, musica e urla, beve un bel sorso di latte freddo, che si trova nel solito angolo dello sportello del frigorifero, richiude mentre continua a pensare a quel sogno strano che aveva fatto… va a lavorare e mentre aggiusta la macchina di un cliente, l’unica cosa a cui pensa insistentemente è di avere proprio voglia di mangiare un bel piatto con sottilette e prosciutto cotto e sorridendo attende l’ora di pranzo… La coppia vincitrice, senza saperlo, l’aveva decretata lui!
RICETTA:
· Difficoltà: bassa
· Porzioni:4
· Tempo di preparazione: 15 min
· Tempo di cottura: 5 min
Ingredienti:
· 150 gr di prosciutto cotto a fette
· 6 fette di formaggio da fondere (sottiletta o cheddar o provola)
· 2 uova
· 100 gr di farina
· 300 gr di pangrattatgo
· 1 carota
· Olio di semi (io uso olio di mais) per friggere
Preparazione:
tagliare in due per la larghezza le fette di prosciutto cotto e sovrapporle in moda da c reare una mezza fetta ma lunga. Sopra mettere dei pezzi di formaggio da fondere e farne un involtino bello grande (ogni involtino sarà una macchinina).
Quando terminato gli involtini passarli prima nella farina, poi nell’uovo sbattuto e successivamente nel pan grattato e ripetere solamente nei bordi con uovo e pan grattato in modo da sigillarli bene.
Nel lati dell’involtino fare passare due stuzzicadenti.
Pelare la carota, tagliarla a fette spesse ed usarle per fare le ruote delle macchinine infilandole con lo stuzzicadenti 4 per ogni macchinina.
Friggere le macchinine in abbondante olio di semi a 170° fino ad una completa doratura, poi scolarli e passarli su un pezzo di carta assorbente.
Servirle in piatti ricoperti con dell’insalatina (io ho usato della rucola) molto sottile.
Un piatto per i vostri bambini velocissimo da fare ma gustosissimo, con un esterno dorato e croccante ed un interno fondente e filoso.
IL SOMMELIER Stefania Bobbio CONSIGLIA:
Per questo piatto colorato, succulente e croccante tanti sono i vini che potrebbero essere perfetti in abbinamento, da un rosso giovane, fruttato e con buona acidità ad esempio un langhe Nebbiolo, ad una bollicina come ad esempio l’Asti secco spumante, l’Alta Langa oppure la Bonarda frizzante o il Lambrusco.
Diciamo, in buona sostanza, che la grassezza del formaggio, la tendenza dolce del prosciutto unitamente alla leggera untuosità del fritto vanno a braccetto con l’effervescenza delle bollicine o con acidità, tannicità e sapidità di un vino rosso fresco e giovane.
Tutto sommato siamo di fronte ad un piatto di street food, un piatto divertente e che non richiede né grandi impiattamenti né lunghi steli in cristallo quindi quest’oggi vorrei abbinare un prodotto che con il fritto è un evergreen immancabile: la birra, quella semplice, che disseta in agosto e la stessa che riscalda gli spiriti tutto l’anno.
Una Lager, la birra per eccellenza, quella che tutti noi conosciamo, chiara, con alcol medio, delicata sia negli aromi che nel gusto, dal color giallo oro pallido, a bassa fermentazione e lunga stagionatura.
Ho scelto questa tipologia a discapito di altre più corpose e complesse come Ale, Birre d’Abazia o Pils perché alla semplicità si deve abbinare la semplicità; la Lager, è come il nero, va su tutto! Non copre mai il gusto della pietanza anzi, le accompagna e valorizza. Sono moltissimi i piccoli e medi birrifici artigianali Piemontesi ed Italiani che producono con amore, passione ed ottimi risultati questa ed altre tipologie di birre, ricordiamoci di loro, acquistiamole e abbiniamole alla nostra cucina di casa!